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Milan

đź“ą VIDEO | Milan, il toccante discorso di Ibrahimovic nello spogliatoio: “Sono orgoglioso”

Discorso Ibrahimovic – Il Milan è reduce da una delle più belle giornate dell’ultimo decennio. 11 anni dopo l’ultima volta, la formazione rossonera è riuscita a portare a casa uno scudetto inseguito con grande forza e coraggio. Soprattutto dopo la beffa arrivata lo scorso anno, dopo un altro duello con l’Inter.

Questa volta, dopo una sfida a distanza durata praticamente fin dall’inizio del campionato, il Diavolo è riuscito ad avere la meglio sui rivali cittadini. Il tutto grazie a un grande lavoro effettuato sia dalla dirigenza che dalla squadra. Un gruppo che ha avuto al timone un ottimo condottiero come Stefano Pioli.

Ma è anche il gruppo che ha avuto una grande anima e un grande pilastro in Zlatan Ibrahimovic. L’esperto centravanti svedese è stato spesso al centro di voci sul prosieguo della sua carriera, soprattutto a causa dei tanti problemi fisici. Ma dopo aver concluso in maniera trionfale la stagione, ha voluto parlare ai suoi compagni.

Discorso Ibrahimovic, le parole toccanti dopo lo scudetto con il Milan

E così Zlatan ha pronunciato un discorso molto toccante, direttamente nello spogliatoio del Mapei Stadium al rientro delle squadre dopo la fine del match contro il Sassuolo. Parole molto belle che abbiamo riportato direttamente dal video che pubblichiamo qua sotto:

“Quando abbiamo iniziato il primo giorno, quando sono arrivato io, non tanti hanno creduto in noi. Quando abbiamo capito di fare sacrificio, soffrire, credere e lavorare… quando questo momento è entrato siamo diventati un gruppo, e così è possibile fare queste cose che abbiamo fatto. Oggi siamo campioni d’Italia, voglio ringraziare i giocatori e, parlo a nome di tutti, vogliamo ringraziare anche Paolo, Ricky e Ivan. Non è stato facile, ma abbiamo lottato come un gruppo. All’inizio nessuno credeva in noi e con queste parole siamo diventati più forti. Sono molto orgoglioso di tutti voi. Ora, però, fatemi un favore: festeggiate come campioni perché Milano non è Milan, ma Italia è Milan”.