Serie A a 18 squadre – La mancata qualificazione della Nazionale ai prossimi Mondiali in Qatar ha fatto suonare diversi campanelli d’allarme, mettendo in evidenza tutte le criticità strutturali alla base del calcio italiano. Quella principale riguarda il poco spazio concesso ai giovani, che spesso devono accontentarsi di scendere di categoria per trovare una società disposta a dargli fiducia.
Va poi considerato che il campionato, da ormai diversi anni, ha smesso di essere allenante livellandosi verso il basso. A testimoniarlo sono l’eliminazione della Juventus in Champions League per mano della settima squadra della Liga (Villarreal) e le sconfitte rimediate dalla Roma di José Mourinho in questa stagione con il Bodo/Glimt.
Un torneo a 20 club di certo favorisce gli operatori tipo Dazn e Sky, che così ogni week-end possono proporre 10 partite agli appassionati spalmandole in diverse fasce orarie, ma che non aiuta ad alzare il livello della competizione. Un’idea, suggerita oggi da Tuttosport, potrebbe quindi essere quella di tornare a 18 iscritti seguendo così il modello della Bundesliga.
Serie A a 18 squadre, l’esempio della Bundesliga
Il campionato tedesco, in particolare, da anni ha puntato su questa particolare formula ottenendo evidenti vantaggi. Meno gare, più tempo per preparare i vari impegni e soprattutto rose più dotate dal punto di vista tecnico. In più, alla terzultima in classifica viene concessa la possibilità di evitare la retrocessione attraverso uno spareggio con la terza della Zweite Liga.
Un modello che, volendo, potrebbe essere adottato anche in Italia. L’argomento è da anni in fase di discussione ma fin qui nessuno, tra i vari club e la Lega, ha mai spinto davvero sull’acceleratore per farla diventare realtà. Un cambiamento, in ogni caso, risulta necessario: l’ultima Champions League vinta da un club della Serie A (l’Inter), infatti, risale a 12 anni fa.