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Potrebbe regalare diverse sorprese la questione riguardante i diritti tv della Serie A nella stagione 2022/2023. I prossimi, infatti, saranno giorni di profonde riflessioni per Dazn che fin qui ha vissuto una stagione ricca di problematiche tra disservizi e polemiche degli utenti. Il tutto, a fronte di ingenti spese tese a potenziare le infrastrutture di rete.
Il maxi-investimento effettuato a marzo 2020 per assicurarsi in esclusiva la possibilità di trasmettere le partite del campionato italiano, infatti, non ha prodotti i risultati sperati. Ecco perché non è da escludere che, a partire dai prossimi mesi, l’app del colosso dello streaming online torni nell’offerta che Sky riserva ai propri clienti. Operazione complessa, ma possibile. Vediamo per quale motivo.
Dazn, come detto, lo scorso anno è riuscito a diventare il principale broadcaster del torneo mettendo sul piatto 840 milioni all’anno. Un investimento monstre parzialmente rientrato grazie ai 340 milioni messi a disposizione da TimVision, che negli scorsi mesi aveva stipulato con Dazn un accordo di distribuzione esclusiva. I dati legati agli abbonamenti, però, si sono mantenuti bassi e così a breve si terrà un incontro tra le parti al fine di fare il punto della situazione.
Nell’occasione Tim chiederà di ottenere un corposo sconto sulla cifra inizialmente pattuita, anche a costo di perdere l’esclusività. Dazn, stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, da ormai qualche giorno avrebbe quindi riallacciato i rapporti con Sky in vista di una futura, possibile nuova partnership.
Ma in caso di fumata bianca, cosa cambierebbe per gli spettatori? In primis, come detto, l’app di Dazn tornerebbe nel bouquet della pay-tv. Possibile, inoltre, la riapertura di due canali tematici targati Dazn. Uno scenario impossibile fino a qualche mese fa che invece, ora, può diventare a sorpresa realtà. Tutto dipenderà dall’esito del meeting in programma a breve con TimVision.