Vanoli Fiorentina – Ufficializzato da poche ore, Paolo Vanoli ha rilasciato le sue prime parole nel ruolo di nuovo allenatore della Fiorentina.
Subentrato a Pioli, l’ex tecnico di Venezia e Torino sarà chiamato all’arduo compito di risollevare la piazza in un momento difficilissimo, portando innanzitutto la Fiorentina fuori dai bassifondi della classifica.
Per presentarsi brevemente Vanoli ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club, esprimendo le sue prime sensazioni ma soprattutto un concetto in particolare: rimboccarsi le maniche e ritrovare fiducia per uscire dal periodo complicato. Di seguito tutte le sue parole.
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Vanoli Fiorentina: le prime parole del nuovo allenatore
“È giusto partire con i ringraziamenti al presidente Commisso che spero di vedere di persona al più presto, il dg Ferrari e il nuovo ds Goretti che mi hanno permesso di tornare dove avevo lasciato da giocatore. Non c’è tempo per pensare ma sono carico e pronto alla nuova sfida. Quando entri così velocemente il pensiero è solo alla prossima partita che è un impegno delicato. Voglio far capire ai giocatori dove siamo, dobbiamo resettarci e diventare la squadra che deve fare i punti di chi è così in basso in classifica”.
Le sensazioni del suo ritorno alla Fiorentina da allenatore? “Oggi però siamo troppo vicini ad una partita delicata per guardarsi indietro, oggi inizia una nuova battaglia e voglio che tutti i miei giocatori lo capiscano, dobbiamo chiuderci in noi stessi e ripartire dal basso”.
Che partita si aspetta contro il Genoa? “La partita sarà difficilissima contro una squadra che ha battuto una diretta concorrente e questo ha dato loro morale, De Rossi che conosco porterà tanta personalità, anche se in questa gara sarà squalificato. Noi dobbiamo essere consapevoli e non fare gli errori della Coppa, ci sono partite nella partita, e lo dimostra la partita in Coppa, non si può prendere quel gol al 91’ ed ho detto ai ragazzi che bisogna rimboccarci le maniche: se non si può vincere non bisogna perdere. Non dobbiamo ascoltare le voci sul mercato estivo perché ora ci troviamo in questa situazione di classifica. Abbiamo la fortuna di avere dei tifosi che ci sostengono nonostante le giuste critiche ma dobbiamo avere l’entusiasmo per ripartire”.
Può essere utile il fatto che lei conosce la piazza? “È una piazza esigente ed il bello di stare in una piazza esigente è saperci stare nei momenti difficili. Sono venuto qua perché è una sfida e le sfide mi piacciono. Rischio anch’io, ma sono convinto che con il lavoro, ripartendo da poche cose ma fatte bene, possiamo uscire da questa situazione”.
