Presentazione Palladino Atalanta – Comincia una nuova era per la panchina dell’Atalanta. Dopo l’esonero di Juric, il nuovo allenatore della Dea sarà Raffaele Palladino.
Appena insediatosi nel ruolo di guida tecnica, Palladino si è presentato per la prima volta in conferenza stampa. Tanti i temi toccati, dall’opportunità personale di ripartire al momento in generale della squadra.
Primi indizi anche in ottica fantacalcio. Palladino ha parlato bene di Scamacca, così come di Krstovic. Elogi anche relativi a Lookman: non è escluso che il nuovo allenatore possa porre il veto ad una sua cessione a gennaio. Come vi avevamo già anticipato, infine, attenzione al possibile rilancio di Daniel Maldini.
Presentazione Palladino Atalanta: le parole del nuovo allenatore
“Sono molto felice di essere qui all’Atalanta: in una grande società e mi sento di dire che io e insieme al mio staff faremo di tutto per portarla in alto. Voglio ringraziare la famiglia Percassi, Pagliuca e D’Amico per la grande opportunità”.
LA PRIMA IMPRESSIONE? “Ho battuto molto sull’intensità e sul DNA dell’Atalanta. Ho cercato di far ritrovare un po’ quell’identità fatta di sacrificio e grinta: ciò che ha contraddistinto da sempre l’Atalanta stessa. Abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo: sono felice di aver trovato un gruppo con grandi valori tecnici e umani”.
QUANTO SI SENTE CRESCIUTO DOPO L’ADDIO ALLA FIORENTINA? “Ho avuto modo di studiare in tanto in questi mesi anche per crescere. Ho avuto tante chiamate, ma ho aspettato l’Atalanta: ci ho messo poco a dire di sì, anche perché abbiamo gli stessi obiettivi. Vogliamo portare la Dea a battagliare su tutti i campi”.
CHE ATALANTA CI DOVREMO ASPETTARE? “In primis ci tengo a salutare Ivan Juric con cui ho un grande rapporto già ai tempi quando eravamo calciatori. Ho visto che è stato fatto un buon lavoro dal punto di vista fisico, poi è vero che anche io ho le mie idee. Il dogma di questa società è quello di lottare su ogni pallone: voglio vedere una squadra che combatte. Mi lascia tranquillo il fatto che c’è un gruppo sano e forte: l’Atalanta non merita questa posizione in classifica, ma dobbiamo risalire”.
IL GRUPPO? “Ho cercato nella prima settimana di conoscere i ragazzi: abbiamo poco tempo, ma dobbiamo ottenere il massimo. Sono rientrati anche i Nazionali quindi il gruppo si sta completando. Questa Atalanta deve battagliare su tutte le competizioni: tutti all’interno della rosa giocheranno, ogni giorno è sempre un test per i ragazzi”.
SCAMACCA COME KEAN ALLA FIORENTINA? KRSTOVIC? “È rientrato dalla Nazionale con grande voglia. Krstovic gioca nella stessa posizione di Gianluca: entrambi possono fare bene. Sono sicuro che le sue qualità verranno fuori: a me interessa vedere delle buone prestazioni, poi il goal verrà da sé”.
OBIETTIVO EUROPA? “Il nostro obiettivo è quello. La rosa è forte, la società ha fatto dei grandi acquisti e credo che questa squadra debba fare di più. Credo molto nella forza di questo gruppo”.
IL MODULO? “Non sono integralista, ma sono aperto a capire ogni singolo aspetto. All’Atalanta voglio dare il vestito giusto mettendo sempre al primo posto la grinta. Io credo che la squadra sia adatta su un 3-4-2-1: conosce bene il sistema di gioco, ci sono le caratteristiche giuste. C’è soltanto da migliorare e lavorare”.
LOOKMAN GIOCATORE FONDAMENTALE? “Assolutamente si. Credo tanto in Lookman, è un calciatore forte che può fare la differenza. Ho telefonato a tutti i calciatori in nazionale, ho voluto parlare con tutti e lui al rientro si è presentato bene. Valuterò il suo impiego in base agli allenamenti e a quello che mi dirà il campo”.
MALDINI? “Io punto su tutti, ho 22 giocatori e 3 portieri. Credo tanto in Daniel Maldini così come Sulemana o Lookman. Maldini sa cosa chiedo ma non guardo in faccia nessuno, per me gioca chi merita. Sono le partite a darmi le risposte”.
QUANTO POSSONO CRESCERE AHANOR E BRESCIANINI? “Ci sono tanti giocatori di prospettiva. Quello che faccio è semplicemente farli crescere: non si smette mai di crescere, bisogna migliorare sotto tutti gli aspetti. Sono molto esigente negli allenamenti, poi sta a loro migliorare giorno dopo giorno”.
RICHIESTE DI MERCATO? “No, il mio obiettivo è conoscere al meglio i ragazzi. Ho già una rosa forte, poi su tutto il resto c’è tempo. Quello che m’interessa è lavorare sulla mentalità della squadra: i calciatori sono rimasti dispiaciuti. Ora serve reagire, toccare i tasti giusti per risollevare la squadra: non vedo l’ora di scendere in campo”.





