Plusvalenze Juventus – Come riportato nelle ultime ore, e come trascritto dalla Gazzetta dello Sport, sono stati notificati gli avvisi di garanzia e provvedimenti per il Cda della Juventus in riferimento alla questione plusvalenze. 16 avvisi di garanzia totali: la Procura avrebbe avanzato la richiesta degli arresti domiciliari per il Presidente Andrea Agnelli, richiesta respinta dal Gip per mancanza di esigenze cautelari.
I BILANCI: il Cda della Juventus è accusato di aver “manipolato” i bilanci con l’eccessiva valutazione di alcuni giocatori. Questo ciò che riporta il comunicato: “Quanto all’esercizio 2018 risulta essere stata indicata una minor perdita di esercizio, pari a 39.596.000 euro anziché 84.506.000 euro; un patrimonio netto positivo, pari a 31.243.000 euro, anziché negativo, pari a 13.367.000 euro. Quanto all’esercizio 2019 risulta, secondo le conclusioni del consulente, essere stata indicata una minor perdita, pari a 89.082.000 euro anziché 230.732.000 euro; un patrimonio netto positivo pari a 239.204.000 euro anziché 47.543.000 euro. Quanto all’esercizio 2020 risulta essere stata indicata una minor perdita di esercizio, pari ad 209.5 14.000 euro anziché 222.477.000 euro; un patrimonio netto positivo, pari a 28.827.000 euro, anziché negativo, pari a 175.791.000 euro”
I REATI CONTESTATI ALLA JUVENTUS: “Falso nelle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza, aggiotaggio e uso di fatture per operazioni inesistenti”.
Plusvalenze Juventus, rischio processo e l’accusa anche sugli stipendi
Ora il Cda della Juventus rischia il processo, ma la sensazione è che in casa Juventus ci si aspettava una decisione simile da parte della Procura. Occhio anche alla questione stipendi. La Procura ha puntato il dito anche su questo aspetto: “La Procura fa sapere anche di aver contestato ad alcuni degli indagati anche il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti “essendo emerso, secondo questo Ufficio, come la Juventus abbia corrisposto ad agenti (cioè a fornitori strategici per l’impresa) somme per prestazioni che non hanno trovato riscontro e che, pertanto, sono considerate inesistenti, con contestuale danno all’Erario per indebita detrazione di Iva”.