Morata al Milan – Alvaro Morata ha concluso la sua stagione in modo singolare ma vincente, mettendo in bacheca tre trofei con due maglie diverse. Dopo aver alzato la Supercoppa Italiana con il Milan a gennaio, ha vissuto una seconda parte di stagione trionfante con il Galatasaray, vincendo prima la Coppa di Turchia e poi il campionato.
La sua situazione contrattuale è però tutt’altro che semplice. Morata è ancora di proprietà del Milan, che lo ha ceduto al Galatasaray in prestito oneroso da 6 milioni di euro fino a gennaio 2026, con possibilità di prolungarlo gratuitamente fino a giugno dello stesso anno.
Dal canto proprio Il club turco detiene anche un diritto di riscatto: può acquistarlo a titolo definitivo per 8 milioni di euro entro gennaio, o per 9 milioni se il prestito verrà esteso. Morata oltretutto percepisce uno stipendio molto elevato, pari a circa 6 milioni di euro netti a stagione, cifra che rappresenta un ostacolo concreto per i diversi club interessati al suo cartellino.
Morata al Milan: la volontà di Allegri e le due richieste
Recentemente si è parlato di un possibile ritorno in Spagna di Morata, con Getafe e Siviglia che hanno manifestato interesse. La prima opzione rappresenta una destinazione dal forte valore simbolico per l’attaccante, che ha mosso lì i primi passi da calciatore e ha più volte espresso il desiderio di tornarci. Tuttavia, entrambe le piste si scontrano con la realtà economica: nessuna delle due società può permettersi l’attuale ingaggio del giocatore né un’operazione onerosa a livello di trasferimento, a meno di una drastica riduzione dello stipendio o di un accordo complesso tra club.
In questo contesto, il futuro di Morata resta avvolto nell’incertezza. Qualsiasi scenario alternativo rispetto alla permanenza nel club turco richiederebbe l’intesa di tre parti: Milan, Galatasaray e il giocatore stesso. Finché il club turco non eserciterà l’opzione di riscatto, il Milan resterà parte attiva nelle decisioni. E fino a quando Morata non sarà disposto a rivedere le sue richieste economiche, un ritorno in Spagna sembra difficile. La permanenza ad Istanbul, almeno fino a gennaio, appare quindi l’ipotesi più concreta: nonostante il nuovo allenatore Allegri lo conosca bene, la sua avventura in rossonero è da tempo giunta al capolinea.