Italia Irlanda del Nord – Definito il sorteggio per i play off Mondiali: la Nazionale italiana affronterà in casa l’Irlanda del Nord, per poi vedersela in trasferta con la vincente di Galles-Bosnia in caso di approdo in finale.
Sono arrivate le prime parole del CT Gennaro Gattuso dopo l’abbinamento. Il tecnico della Nazionale ha parlato a Rai Sport e Sky Sport, ammettendo che ora ci si giocherà tutto.
Gattuso ha sottolineato l’importanza relativa ad un possibile stop al campionato a marzo, così come avverrà in Turchia, per permettere una maggiore preparazione al doppio impegno cruciale. Infine, continua il caso legato a Federico Chiesa: non è affatto certo che l’ex Juventus possa tornare tra i convocati per i play off.
Italia Irlanda del Nord: le parole di Gattuso dopo il sorteggio
L’IRLANDA DEL NORD? “Sono una squadra fisica e che non molla mai. Dobbiamo giocarcela, è quello che dico da tre mesi. Ci giochiamo tutto. Sapevamo che dovevamo passare da questo playoff e che dobbiamo migliorare. Guardiamo al futuro con fiducia”.
GALLES O BOSNIA IN FINALE IN TRASFERTA? “Per ora pensiamo solo alla prima partita. Sappiamo che squadre sono Galles e Bosnia, i primi avrebbero uno stadio che spinge molto mentre nel secondo caso giocheremo in stadi non all’avanguardia. Pensiamo alla semifinale, poi vedremo”.
GIOCHEREMO A BERGAMO LA SEMIFINALE? “Vediamo, abbiamo parlato con il presidente Gravina ed è venuto fuori quello stadio. Vedremo se ci riusciremo”.
LAVORERÀ ANCHE SU ANIMA E CUORE? “Sì, ci proveremo. Tra quattro o cinque giorni, quando ci riprenderemo dalla figuraccia che abbiamo fatto, parlerò con i giocatori e andrò a trovare chi giocherà all’estero. Spero ci venga data una data per lo stage, ma penso di sì. Voglio stare a contatto con i ragazzi”.
OTTIMISTA PER FARE UNO STAGE? “Non sta a me decidere. Abbiamo un Presidente che si occupa di questa roba qua. È normale che più tempo abbiamo per stare insieme meglio è. Ora siamo alla undicesima giornata, ci rivedremo a giochi fatti alla trentesima. Il mio compito è stare a contatto con i ragazzi, parlarci, di argomenti non solo relativi al calcio”.
STANDO PIÙ VICINO AI GIOCATORI PUÒ PENSARE ANCHE A NUOVE SOLUZIONI TATTICHE? “Il problema non è tattico e tutti i moduli hanno pro e contro. Ora dobbiamo lavorare sulle fragilità per non prendere più gol come quelli presi contro la Norvegia. Studieremo gli avversari, il modo in cui dovremo affrontarli e vediamo di fare meno danni possibili”.
CHIESA PUÒ ESSERE UN’ARMA? SI ASPETTA DI AVERLO A DISPOSIZIONE PER I PLAYOFF? “Il problema è di Chiesa, lo sapete bene. Io lo chiamo sempre, ci parlo prima delle convocazioni, ma il problema non è Gattuso che non lo vede. Il problema ce l’ha lui”.





