Isaksen Lazio – Uno dei protagonisti più attesi in casa Lazio ma che fin qui ha avuto poco spazio è stato Isaksen: l’esterno offensivo danese ha vissuto un’estate particolarmente complicata a causa della mononucleosi contratta in ritiro.
Ora il calciatore si è ripreso ma non ha ancora ritrovato il massimo della condizione, motivo per cui nelle ultime partite è stato gestito dal tecnico dei capitolini Sarri: finora il classe 2001 ha giocato solo un paio di spezzoni per poco più di mezz’ora complessiva in campo.
L’ex Midtjylland ha raccontato il suo periodo complicato dal ritiro della sua Nazionale, rivelando: “Dopo un allenamento ero distrutto, avevo un freddo pazzesco e mal di gola. Nei 14 giorni di isolamento a Formello per evitare di contagiare i compagni non riuscivo a deglutire, avevo la febbre e fissavo il soffitto, stavo impazzendo. Ero tornato ai tempi del Covid. È stato un lungo conto alla rovescia, la stagione si avvicinava ed io, in disparte, saltavo le amichevoli”.
Isaksen Lazio, come sta ora e che succede con Cancellieri
Sulle sue condizioni attuali ha aggiunto: “A settembre la Lazio ha preferito farmi rimanere a Roma e sfruttare la sosta per lavorare sulla tattica con Sarri. In questo avvio avrei voluto giocare di più: mi sento in discreta forma, sto facendo di tutto per tornare al 100%“.
A questo punto la gestione di Isaksen e Cancellieri non è di facile lettura: l’esterno italiano sta facendo molto bene ed è reduce da ben 3 gol nelle ultime 2 partite, ecco perché le gerarchie sono tutte da definire e il danese per ora parte dietro.
