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Juventus

📢 Inchiesta Juve, Chiellini rompe il silenzio: “Stipendi? Ecco perché l’abbiamo fatto”

Inchiesta Juve – La Juventus dal punto di vista giudiziario non sta attraversando un buon periodo con diverse inchieste sul tavolo della procura che hanno scosso la società portando il CDA alle dimissioni. In questi giorni stanno ovviamente circolando diverse notizie e sono emerse delle parole di Chiellini rilasciate ai magistrati lo scorso 4 aprile.

A riportarle è la Gazzetta dello Sport: “Dopo varie chiacchierate con società e compagni, quello che è stato fatto è quello di rinunciare a quattro mensilità. I miei interlocutori erano Andrea Agnelli e Fabio Paratici. Il difensore ha poi aggiunto: “La promessa era che, una volta ripresa la stagione, in base a quello che sarebbe successo (ripresa o meno del campionato), una parte sarebbe tornata indietro”.

Il giocatore della Juventus, nel corso dell’interrogatorio ha poi specificato: “Tutti eravamo comunque a conoscenza che il comunicato stampa sarebbe stato diverso dagli accordi”. La procura ipotizza infatti che la società non avrebbe contabilizzato nel bilancio di fine anno i 4 mesi risparmiati nella stagione 2019/20, quando era in vigore il primo lockdown.

Inchiesta Juve, Chiellini ed i rapporti con la società

Durante il periodo più brutto del Covid-19, Giorgio Chiellini, si era fatto portavoce di tutta la squadra per trovare un accordo tra la società e tutti i suoi compagni di squadra in merito alla formale rinuncia delle 4 mensilità. Come riportato da Repubblica, ai pm, il difensore ha spiegato: “Quando è scoppiata la pandemia mi è stato chiesto di fare da tramite con il resto del gruppo per venire incontro al momento straordinario che si era creato. A marzo ho cominciato a parlare con i compagni per capire la disponibilità a venire incontro ai problemi che c’erano in società, problemi di solvibilità soprattutto perché tutti gli introiti liquidi venivano a mancare”.