Estorsione rapimento Pogba– Paul Pogba è stato nuovamente sentito dai giudici pochi giorni dopo l’arresto di Adama Camara, uno degli ultimi indagati per il rapimento e tentativo di estorsione nei confronti del centrocampista della Juventus avvenuto il 19 marzo 2022. Questo ciò che riporta TMW.
Pogba si sarebbe mostrato molto scosso durante l’udienza, affermando che questa storia ha avuto un grande impatto sulla sua salute fisica e sugli infortuni, i quali lo hanno colpito con costanza nell’ultimo anno e mezzo. La vicenda rimane complessa e conferma anche il coinvolgimento di Mathias Pogba, fratello del giocatore, e di altre persone vicine a lui.
Il centrocampista della Juventus, dal canto suo, proverà a spingere il piede sull’acceleratore per aiutare i bianconeri in questo finale di stagione. Annata travagliata e caratterizzate dai continui ko, ma il nuovo retroscena sullo shock del rapimento, potrebbe spiegare, almeno in parte, il motivo dei continui guai fisici del centrocampista.
Estorsione e rapimento Pogba: il francese voleva smettere di giocare
Come confermato da alcune persone vicine a Pogba, il centrocampista francese, dopo il rapimento e tentata estorsione, avrebbe pensato anche di smettere di giocare. Ora la nuova rinascita e liberazione “mentale” in attesa del recupero al 100% per il finale di stagione e per la prossima annata in bianconero.
