Conferenza stampa Spalletti – Luciano Spalletti, commissario tecnico dell’Italia, è intervenuto in conferenza stampa in vista delle due amichevoli contro Ecuador e Venezuela. Il CT ha esordito partendo dal caso Acerbi.
Queste le sue parole: “C’è un comunicato che noi abbiamo fatto, lì c’è il mio pensiero. Lo abbiamo deciso di fare tutti insieme. Non vorrei mai trovarmi in questa posizione qui, ma noi abbiamo la responsabilità di uno sport importantissimo per la nostra nazione. E, visto quello che è venuto fuori, dobbiamo per forza agire, anche con cose ancora da chiarire. Per quello che mi ha detto Francesco, non c’è un episodio di razzismo”.
Su Immobile e Scamacca: “Su Ciro non prendo in giro nessuno. So che è un calciatore importante per gli ultimi anni, per la Lazio e la Nazionale. Sta vivendo un momento in cui non riesce a esprimere tutto il suo potenziale e io devo tenere in considerazione tutti. Scamacca per un periodo non ha giocato. Quando l’ho portato non mi è sembrato che abbia espresso il meglio di sé stesso. Bisogna avere la capacità di dare subito l’impressione di essere al livello della Nazionale. Noi giochiamo la prima partita che ci può compromettere tutto. Devo avere la certezza che tutti riescano a dare subito il loro contributo”.
“Retegui è in condizione, Raspadori può fare il doppio ruolo. E poi dobbiamo prendere in considerazione qualcosa di nuovo, di continuo. Sennò sarebbe finita per noi, per esempio voglio conoscere da vicino Lucca per capire di che pasta è fatto. Le sue qualità sono importanti, penso alla sua altezza. Non è una bocciatura per nessuno, ma c’è una crescita continua di altri che possono darci una mano”.
Italia, Spalletti: “Avrei voluto provare Calafiori e Gaetano. Su Frattesi, Di Lorenzo e Udogie…”
Sul possibile cambio modulo: “Abbiamo la possibilità. di cambiare sistema nella partita in base all’azione. Voglio andare a valutare in base alle caratteristiche di chi gioca. La difesa a tre, se sei equilibrato, ti fa subire meno in ripartenza. E poi se viene da sé che ci siamo due esterni, due nei mezzi spazi e un centravanti che porti via la linea difensiva”.
Su Cristante, Calafiori, Fabbian e Gaetano: “Cristante aveva bisogno di fare delle cure intense alla schiena, lo aspetta da tanto e non vogliamo distruggere i calciatori ai club, ma vogliamo collaborare con loro. Altrimenti sarebbe stato tra i convocati. Anche Calafiori sarebbe stato con noi se non fosse con l’Under 21, ma non andiamo a farci la guerra come club Italia. L’Under 21 ha due partite di qualificazione, e io che faccio? Vado ad indebolire la squadra, con tutti i calciatori che ho a disposizione? Nunziata fa parte del nostro staff, abbiamo possibilità di vederlo e valutarlo, è come se giocasse con noi. Probabilmente lo stesso discorso vale per Fabbian. Si è infortunato Gaetano, probabilmente lo avrei portato per vederlo. Ma ci sono anche Gnonto e Casadei con l’Under 21”.
Su Bellanova e Frattesi: “Nessuno deve sentirsi blindato per la nostra Nazionale. È scontato e necessario che ci siano giocatori nuovi che vengano fuori e ci possano poi sorpresa. Noi dobbiamo essere aperti ad accoglierli a braccia parte. Poi dobbiamo vedere se Bellanova nel nostro contesto riesce a essere incisivo come nella sua squadra. Frattesi per corsa, intensità e qualità può attaccare tante volte la linea difensiva. Se si impegna può fare meglio, ha qualità infinite”.
Sulla posizione di Zaccagni, Zaniolo e i terzini: “Di Lorenzo, Dimarco, Udogie e Cambiaso ti dimostrano che quando sviluppano l’azione offensiva non fanno più una corsa dritta. Ma fanno deviazioni, interne ed esterne. Questa è la nuova frontiera del calcio europeo. Questo adattamento a fare più ruoli. Se un compagno è già largo, allora io vado dentro. C’è una presa di posizione in base a quali spazi liberi ci sono”.