Conferenza stampa Bonucci – Oggi a Coverciano il c.t. della nazionale Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa pre-partita contro l’Inghilterra e, assieme all’allenatore, c’era anche Leonardo Bonucci. Domani azzurri e inglesi si affronteranno a San Siro alle 20:45 e si respira aria di competizione: gli uomini di Mancini vogliono e devono far bene contro un avversario di questa portata. A tal proposito, Bonucci afferma: “Quella di domani sarà una gara molto importante, ci farà capire a che punto siamo del percorso. Dopo la mancata qualificazione al Mondiale e le gare di giugno, con tanti ricambi, domani capiremo dove migliorare e in cosa. Non c’è gara migliore di questa per iniziare il percorso“.
BONUCCI, LA NAZIONALE E LA JUVENTUS: “Quando vengo in Nazionale mi rigenero ma non solo stavolta, è così da 12 anni a questa parte. Qui si respira aria fresca, si sta insieme a un gruppo per 10 giorni di fila. Nel calcio come nella vita si ha troppo la memoria corta e ci si focalizza su ciò che non va. Ci sono momenti che ognuno di noi ha vissuto e qualcosa non va come vogliamo, ma da lì bisogna ripartire e mettere dentro le emozioni di quando le cose andavano bene. Io credo che in questa Nazionale l’entusiasmo ci sia, poi si amplifica quando inizi a vincere
I FISCHI A DONNARUMMA: “Chi fischia un giocatore della nazionale italiana per me è una persona senza cervello, in quel momento il giocatore rappresenta tutta la Nazione e anche chi sta fischiando. Dobbiamo crescere dal punto di vista culturale, domani ci aspettiamo un San Siro carico“.
Conferenza stampa Bonucci: le parole del capitano della Juventus
LEADER ALLA JUVENTUS E IN NAZIONALE: “Se sono più leader con l’Italia o con la Juventus? Io mi sento me stesso, sempre. Nel bene e nel male, tutto ciò che ho fatto nella carriera l’ho fatto essendo me stesso. Che sia la Juve o la Nazionale, io mi comporto come credo sia giusto. L’importante è che io la mattina mi possa guardare allo specchio ed essere consapevole di aver dato tutto me stesso per me e per la squadra. E’ un momento complicato per noi? Quest’anno giocando tanto e con tanti infortunati diventa molto più difficile trovare giocatori che rispecchiano un certo tipo di gioco, ma poi alla fine ciò che conta è dare tutto ciò che abbiamo Se fossero stati gli ultimi tempi mi sarei sorpreso… ma è tutta la carriera così, non mi spaventa nulla. Ho vissuto nella vita momenti peggiori, non mi spaventa ormai più nulla“.