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Mondiali

📢 Ecuador, esclusione clamorosa per Castillo: la motivazione UFFICIALE fa scoppiare la polemica

Castillo non convocato con Ecuador – I Mondiali 2022 in Qatar sono alle porte ed inizieranno domenica 20 novembre con la gara inaugurale tra i padroni di casa e l’Ecuador. Proprio nella nazionale del Sud Amercia, però, ci sarà un’eccellente esclusione: il C.T. Alfaro ha deciso infatti di escludere Byron Castillo.

Il difensore del Leon non sarebbe stato escluso solo per motivi fisici, ma anche per problemi legati al suo passaporto. La federazione si è espressa così sul caso: “La sentenza del TAS semina illegittimamente un dubbio sul contenuto del suo passaporto che potrebbe pregiudicare non solo l’avanzamento della squadra in questo Mondiale, ma anche la partecipazione alla prossima edizione“. Il difensore, infatti, era stato al centro di uno scandalo che avrebbe messo a serio dubbio la presenza dell’Ecuador ai Mondiali a causa da alcune controversie sul passaporto.

Controversie che hanno spinto Cile e Perù a portare in tribunale la questione che però si è risolto con una multa alla Federazione ed una penalizzazione per le prossime qualificazioni ai Mondiali. Oltre a questi problemi burocratici, inoltre, si è aggiunto anche un piccolo problema alla caviglia che non permetterebbe a Castillo di essere al meglio della condizione. Per evitare polemiche e per avere una rosa composta da 26 giocatori al top: il C.T. Alfaro ha dunque deciso di sostituirlo.

Castillo non convocato con Ecuador, il comunicato della Federazione

Di seguito il comunicato ufficiale rilasciato sul sito della Nazionale ecuadoriana: “Di fronte a una sentenza del TAS, che ignora i più elementari principi giuridici universalmente accettati, e di fronte al rischio di subire ancora una volta sanzioni ingiuste, la Federcalcio ecuadoriana è obbligata a non includere il giocatore Byron Castillo Segura nell’elenco definitivo che è stato presentato alla FIFA. Il percorso che abbiamo dovuto affrontare come istituzione non è stato facile per nessuno, tanto meno per il nostro giocatore, che fa parte di questa famiglia che chiamiamo La Tri. Tutti i fatti relativi al caso erano noti ai giudici ecuadoriani, che in quattro occasioni si sono accordati con il giocatore, essendo loro le uniche autorità competenti nel nostro paese per dirimere questa controversia. Ciascuno degli atti della FEF è stato compiuto rispettando esattamente quanto previsto dal nostro ordinamento giuridico, obbedendo alle decisioni delle autorità giudiziarie e amministrative, che come federazione siamo obbligati a rispettare, soprattutto quando i diritti fondamentali del giocatore sono a rischio“.