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Inter

Inter, che stoccata di Calhanoglu: “Io non farei mai una cosa così. Meglio non rispondere”

Calhanoglu Ibrahimovic – Il centrocampista dell’Inter, nel corso di una lunga intervista a Tivibu Spor, ha fatto il bilancio sulla sua prima stagione in nerazzurro. Un’annata conclusa con la vittoria della Coppa Italia, della Supercoppa Italiana e con il secondo posto in classifica alle spalle del suo ex Milan.

Il primo pensiero di Calhanoglu va proprio al passaggio da Milan a Inter, una scelta arrivata dopo una lunga trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza con i rossoneri. Queste le sue parole: E’ stato molto difficile. Stessa città, colori diversi, anche adattarsi alla squadra non è stato facile. Ma ho lavorato sodo, ero molto concentrato sul mio lavoro. Sapevo che sarei andato nella squadra campione d’Italia, questa era la mia occasione. Poi la squadra in cui sono andato non ha vinto lo scudetto che è andato alla mia ex squadra: la gente faceva sembrare fosse colpa mia.

Il turco fissa gli obiettivi in vista del prossimo anno: Il nostro obiettivo per la prossima annata è di nuovo il campionato, stanno arrivando anche buoni giocatori. Penso di aver dato un buon contributo alla squadra con assist e gol La nostra squadra sta molto bene, sono molto felice all’Inter. Anche il supporto dei tifosi mi aiuta molto. Ho giocato al Milan per quattro anni, ma nessuno gridava il mio nome dagli spalti, cose che succede ogni volta che faccio riscaldamento pre-partita con l’Inter. L’Inter è una squadra molto più forte del Milan.

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Calhanoglu contro Ibrahimovic: il turco rompe il silenzio

Calhanoglu dice la sua sui cori che Zlatan Ibrahimovic gli ha voluto dedicare durante i festeggiamenti dello Scudetto: E’ un uomo di 40 anni, io non farei una cosa così se avessi quell’età, non ha 18 anni. Gli piace essere al centro dell’attenzione. Quest’anno non ha contributo allo scudetto, non ha praticamente giocato. Ma fa di tutto per attirare l’attenzione dei tifosi.

“Non mi interessa affatto, non è giusto per una persona che mi chiama sempre quando sono a Milano, che vuole uscire a cena e andare in moto con me. Lo rispettavo e per me era così. Ha anche scritto di me nel suo libro, doveva scrivere queste cose o il suo libro sarebbe stato vuoto. Non gli rispondo, è meglio non rispondere“.