Bologna Inter Supercoppa – Serata amara per l’Inter quella di venerdì 19 dicembre. I nerazzurri cadono ai calci di rigore contro il Bologna, venendo eliminati nella semifinale di Supercoppa.
Nel post gara è intervenuto mister Cristian Chivu, parlando ai microfoni di Mediaset e in conferenza. L’allenatore nerazzurro ha analizzato la delusione del momento, spiegando anche alcune scelte sui singoli.
In particolar modo Chivu ha giustificato il mancato ingresso di Pio Esposito e Calhanoglu per la lotteria dei rigori. Allo stesso modo ha svelato il motivo per cui Akanji e Lautaro Martinez non figuravano nella formazione titolare.
Bologna Inter Supercoppa: le parole di Chivu nel post gara
COME SI COMMENTANO I RIGORI SBAGLIATI? “A me basta il coraggio di chi si prende questa responsabilità. I rigori non si allenano in allenamento, sono difficili da allenare. I calci di rigore sono una lotteria, mi basta il coraggio e la personalità per andarli a battere: è qualcosa che non si può allenare. Mi prendo il coraggio di chi ha avuto il senso di responsabilità nel calciare. Si può far gol e si può sbagliare. Oggi i ragazzi hanno fatto una grande gara, soprattutto nel secondo tempo: ci sono state cose che voglio vedere sempre dalla mia squadra”.
COSA NON VI È PIACIUTO DELL’ARBITRAGGIO? “Non parlo di arbitri e delle loro decisioni, hanno il VAR e la possibilità di andare a rivedere le cose. Io mi devo concentrare sulla nostra crescita, si può sbagliare da tutte le parti. Non ho niente da rimpiangere o recriminare, si va avanti”.
COME MAI PIO ESPOSITO E CALHANOGLU NON SONO ENTRATI PER CALCIARE I RIGORI? “Non volevo mandare in campo un giocatore solo per battere un rigore a freddo. Non è facile e la responsabilità è mia. Vale per Pio Esposito, ma anche per Calhanoglu, che sta rientrando da un problema all’adduttore: non me la sono sentita di rischiare. Allo stesso modo ho deciso di far riposare alcuni giocatori. Devo tutelare la salute dei miei ragazzi, ci aspetta un gennaio di fuoco. Per quello ci sono state certe scelte di turnover. Abbiamo giocato otto partite in 26 giorni. Mi prendo la prestazione e l’approccio. Il Bologna mette in difficoltà chiunque e gli vanno fatti i complimenti per quello che stanno facendo. Dopo il loro pareggio abbiamo ripreso il dominio del gioco. Nel secondo tempo abbiamo dominato, abbiamo cercato di fare il secondo gol. Purtroppo abbiamo sbagliato qualcosa sotto porta e la loro difesa è stata forte nel difendere”.
LAUTARO IN PANCHINA? IL MOTIVO PER CUI NON HANNO GIOCATO TITOLARI LUI, AKANJI E CALHANOGLU? “Non mi permetto di pensare alla finale, stasera era l’ottava partita in 20 giorni e le ha giocate tutte: anche lui ha bisogno di riposo e non possiamo permetterci di perdere giocatori per strada. Lo stesso vale per Akanji e Calhanoglu. Ci aspetta un gennaio molto intenso: gli impegni sono tanti ma non è una scusa, questo gruppo ha dimostrato di essere all’altezza di tutte le competizioni”.
JOSEP MARTINEZ NOTA LIETA? “Ho 25 giocatori che meriterebbero tutti di giocare, sono dei grandi campioni e hanno bisogno di fiducia per essere protagonisti. La squadra ha ambizioni grandi e siccome la stagione è lunga c’è bisogno di tutti”.
COME SI COMBATTE LA DELUSIONE? “Bisogna rialzarsi e riprovarci. I grandi campioni e i grandi uomini escono dalla zona di comfort e fanno di tutto per fare meglio. Rimboccarsi le maniche, questo gruppo ha le qualità tecniche e umane per uscire da una situazione del genere”.





