Arresto Robinho – L’ex giocatore del Milan Robinho sconterà 9 anni di carcere in Brasile. La corte brasiliana, infatti, ha negato l’estradizione per l’ex attaccante, resosi colpevole di violenza sessuale di gruppo in un locale milanese la sera del 23 gennaio 2013. La richiesta di estradizione era stata formulata ad inizio ottobre, ma l’Italia, grazie alla cooperazione giuridica con il Brasile, può chiedere che la pena venga scontata nella patria del ex calciatore.
L’estradizione non sarebbe stata concessa perché l’articolo 5 della Costituzione Federale prevede che nessun brasiliano possa essere estradato, salvo persona naturalizzata, in caso di reato comune commesso prima della naturalizzazione, o di comprovato coinvolgimento nel traffico illecito di sostanze stupefacenti. A febbraio, inoltre, la Procura aveva inoltrato al Ministero la richiesta di estradizione e il mandato d’arresto internazionale per Robinho.
Secondo la sentenza, infatti, l’ex nazionale verdeoro ha fatto bere superalcolici alla ragazza di 23 anni fino a renderla incosciente. Una volta raggiunto questo stato il gruppo di amici di Robinho l’avrebbe violentata nel guardaroba di un locale milanese, senza che lei potesse minimamente opporsi. La Corte, nelle motivazioni della sentenza, ha poi aggiunto come il gruppo abbia mostrato “Particolare disprezzo nei confronti della vittima brutalmente umiliata”.