
Traorè falso padre: un nuovo scandalo potrebbe sconvolgere il calcio italiano. Dopo un’accurata indagine, la Procura di Parma ha accusato 5 ivoriani per “falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Tra questi, spicca il padre dei fratelli Hamed e Ahmad Diallo Traorè il quale avrebbe barato sulla loro identità.
Attualmente, Mamadou Hamed Traorè, il presunto genitore, e gli altri 4 accusati sono stati ascoltati come “persone informate sui fatti”. Questa pratica di modificare l’età di un tesserato non è nuova in Italia.
Nel 2002 ci fu il caso Eriberto con l’allora giocatore del Chievo che gettò la maschera sulla sua vera identità: “Non mi chiamo Eriberto ma Luciano, non ho 23 anni ma 27, non posso più fingere e voglio che mio figlio, almeno lui, si chiami col suo vero nome“.
Questa rivelazione costò all’esterno brasiliano una squalifica di 6 mesi, inflitta dalla Commissione Disciplinare della FIGC “per avere volontariamente tenuto una condotta non conforme ai principi della lealtà, della probità e della rettitudine, nonché della correttezza morale e materiale”.
Anche i fratelli Traorè potrebbero ricevere una pena simile? La risposta è affermativa perché hanno dato il “placet” a questa via poco legale e, quindi, sono a conoscenza di tutto ciò.
Se verranno confermate le voci sulla loro età modificata “ad hoc” e sul falso padre, i 2 Traorè rischiano di saltare l’intera stagione di Serie A 2020/21. In questa vicenda, Atalanta e Sassuolo sono estranee ai fatti.