
Conferenza stampa Longo – Un nuovo inizio. Il Torino, dopo aver cominciato il 2020 con una vittoria importante contro la Roma, ha avuto un calo netto nelle ultime giornate con sconfitte pesanti e tanti gol subiti che hanno rallentato la corsa all’Europa. Cairo ha deciso così di cambiare ed esonerare Mazzarri. Al posto dell’ex allenatore dell’Inter è arrivato Moreno Longo, ex allenatore della Primavera del Torino con la quale ha vinto anche uno Scudetto. Un allenatore giovane ma che conosce bene l’ambiente Toro e che potenzialmente ha tutte le qualità per incidere sulla testa e il modo di lavorare dei giocatori reduci da un momento veramente difficile. Nella conferenza stampa di Longo tanti temi trattati che possono dare anche indicazioni importanti per il fantacalcio. Ecco le sue parole.

TORINO – “Ringrazio il presidente e tutta la società per questa oppoirtunità che ho colto senza esitare: percepisco la possibilità di poter fare un ottimo lavoro. Torno qui con grande entusiasmo, in una piazza che mi ha dato e ci siamo dati tanto. Sono stati qui quasi 30 anni, ho un trascorso importante che mi dà quel senso di appartenenza maggiore per raggiungere gli obiettivi che con la società proveremo a raggiungere”.
IL CONTRATTO – “L’accordo è fino al 30 giugno, lo abbiamo trattato insieme in maniera serene e poi si affronterà un’eventuale possibilità di prolungamento a seconda di ciò che ci scambieremo a vicenda. La mia priorità non è il futuro, ma il presente: con il lavoro quotidiano mi auguro di garantirmi una possibilità come del resto ci siamo detti”.
L’IMPORTANZA DELLA PRIMAVERA – “Sono i nostri giovani, cercherò di valutarli e monitorarli. Sono il nostro serbatoio, arrivo da lì e so quali sono le dinamiche. Il settore giovanile è importante, ci sono possibilità concrete di portare giocatori in prima squadra e se ci sarà l’opportunità non esiterò a dare chance a qualche ragazzo”.

DIFESA A TRE O QUATTRO – “Io sono nato con la difesa a quattro, ma un allenatore deve mettere nelle condizioni migliori i giocatori per potersi esprimere. A Vercelli fui costretto a cambiare dalla difesa a 3 a quella a quattro e iniziò un percorso positivo che ci portò alla salvezza. A Frosinone mi portarono Ciano con Ciofani e Dionisi e nacque il 3-4-1-2, era normale volerli mettere tutti in campo. Io sono un allenatore che ciò che determina il modo di pensare di fare sono le caratteristiche dei giocatori. Il Toro è costruito per giocare a 3 dietro, ma ci sono giocatori che si possono adattare a quattro come De Silvestri o come Ansaldi, magari un po’ meno Aina. Ma abbiamo tante possibilità”.
ZAZA E BELOTTI – “Sono una grande risorsa, sono due giocatori di grandissimo livello e se mi faranno vedere di poter coesistere potranno essere utilizzati insieme. Dipenderà da loro, a me piace giocare con due attaccanti. Vedrò quale sarà la loro affinità, conoscendoli mi aspetto grande disponibilità e ci daranno una grande mano fino al termine della stagione”.

EDERA E MILLICO – “Se sono qui, è perché se lo sono meritato. Sanno che dovranno dimostrare di poter valere questa maglia, sanno che c’è un allenatore che non esiterà a metterli in campo: spetta a loro guadagnarsi l’opportunità. E’ solo il campo che dà le risposte”.
VERDI – “Ha grandissimi mezzi, qualità straordinarie e calcia sia di destro che di sinistro, non ce ne sono tanti in giro. Partendo defilato e accentrandosi può rendere al meglio, ma voglio parlare con lui e vederlo settimanalmente. Mi è capitato di cambiare parere nel guardare un giocatore in tv o da vicino. Con la condivisione si trova una buona ricetta”.