
L’anno della consapevolezza si è trasformato in quello delle disgrazie. L’eliminazione all’ultimo preliminare di Europa League contro il Wolverhampton è stato il presagio di quel che sarà della stagione del Torino, tra le più nere degli ultimi anni.
Mazzarri è passato dalle stelle alle stalle nel giro di pochi mesi. Il punto più basso è stato toccato a Lecce, una sonora sconfitta per 4-0 che ha posto fine al regno dell’allenatore toscano.
Longo ha provato a non snaturare più di tanto il lavoro di Mazzarri ma i risultati non sono cambiati. Sono giunte altrettante sconfitte che hanno portato il Toro in piena lotta per la salvezza.
Lo stop forzato è stata un’occasione per riordinare le idee e dare una rinfrescata ad un sistema di gioco il quale non dà più effetti positivi da diverso tempo. Urge un cambiamento radicale e sta per arrivare in casa Torino.

Torino: Longo vara il 4-4-2
E’ giunta l’ora di mandare in soffitta il 3-5-2 mazzarriano per accogliere il 4-4-2. Questo nuovo assetto può sfruttare al meglio le ali che ha a disposizione il club granata: Ola Aina, Berenguer, Ansaldi, De Silvestri e, all’occorrenza, Verdi.
Tuttosport ha abbozzato una probabile formazione: in porta, non mancherà Sirigu mentre Izzo e N’Koulou saranno i padroni della retroguardia, supportati sulle fasce da Ansaldi e De Silvestri. Orfano di Baselli a centrocampo, sarà Lukic farà coppia con Rincon. Ola Aina e Berenguer avranno il compito di seminare il panico in avanti e di sfornare cross precisi per gli avanti granata Zaza-Belotti.
E Verdi? L’ex Napoli e Bologna fungerà da jolly offensivo: può diventare l’arma da utilizzare a gara in corso. Non ha problemi a destreggiarsi sia a sinistra che a destra e può essere anche una buona spalla di Belotti.
Con molta probabilità, Longo lancerà il 4-4-2 il 20 giugno, quando il Torino ospiterà il Parma nel recupero della 25a giornata.
Torino (4-4-2): Sirigu; Ansaldi, Izzo, N’Koulou, De Silvestri; Ola Aina, Lukic, Rincon, Berenguer; Zaza, Belotti