TOP 11 Serie A: 25 anni di fenomeni e magie, in porta c’è Buffon

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Oggi vi raccontiamo la top 11 Serie A degli ultimi 25 anni di campionato: scelte complicate ed esclusioni eccellenti. Difficile, se non impossibile, dare spazio a tutti, considerando gli innumerevoli fuoriclasse che hanno arricchito e deliziato il nostro campionato. Abbiamo optato per un 4-3-3 decisamente a trazione offensiva.

In porta abbiamo scelto Gigi Buffon: oltre 20 anni di carriera d’autentico numero 1. In difesa spazio ad un “quartetto corazzata”, arricchito sugli esterni dalla classe di Javier Zanetti e Paolo Maldini.

Abbiamo scelto un centrocampo “a 3″ decisamente squilibrato in fase di non possesso, ma un toccasana per gli occhi dei veri appassionati di calcio…”al diamine gli equilibri”. Metà campo arricchita dalle geometrie e dall’estro del nostro “made in Italy”, Andrea Pirlo. Anche in questo caso, difficile scegliere tra i tanti fuoriclasse degli ultimi 25 anni: pensiamo ad esclusioni del calibro di Nedved (Pallone d’Oro), Veron, Seedorf, Rui Costa e tantissimi altri. Purtroppo, come detto, sceglierne 11 è decisamente un’impresa al limite dell’impossibile.

Detto questo, spazio al super tridente offensivo. Breve precisazione, ribadiamo ancora: facciamo riferimento agli ultimi 25 anni di Serie A, le esclusioni di Maradona, Van Basten e tantissimi altri campioni, sono dettate proprio da questo aspetto. Abbiamo scelto un tridente composto da Ronaldo il Fenomeno, Alessandro Del Piero e Francesco Totti. Anche in questo caso pensiamo ad alcune esclusioni eccellenti: ci viene in mente Gabriel Batistuta, Christian Vieri, Hernan Crespo, David Trezeguet…e i più recenti Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo. Quest’ultimo escluso da un discorso di “anzianità”: due sole stagioni in Serie A non possono bastare per rientrare nella nostra “TOP 11”.

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Top 11 Serie A ultimi 25 anni: spazio al tridente delle meraviglie

Buffon (Portiere)

Oltre 20 di carriere ad altissimi livelli: l’attuale portiere della Juventus non ha bisogno di alcuna presentazione. Dall’esordio in Serie A in un Parma-Milan nel 1995, al ritorno in bianconero nel 2019 dopo la parentesi in Francia al PSG. Ultimissima: Buffon sarebbe pronto a rinnovare il suo contratto per un altro anno con i bianconeri, scenderà in campo a 43 anni compiuti. Mica male!

Zanetti (Terzino destro)

Una Champions League sollevata al cielo nella notte di Madrid e una carriera in maglia Inter che non ha bisogno di ulteriori commenti. Superlativo: forza fisica, tecnica e carisma. Il terzino argentino resterà un’icona del campionato italiano e del calcio a livello mondiale.

Nesta (Centrale difensivo)

Ditecelo voi, avete mai visto un numero 10 giocare al centro della difesa? Classe sopraffina e pulizia d’intervento. Centrale elegante e moderno. Prima parte di carriera in maglia Lazio, poi la storia in maglia Milan. Champions League, scudetti e una Coppa del Mondo sollevata al cielo nella notte di Berlino. Con il numero 13, Alessandro Nesta!

Cannavaro (Centrale difensivo)

Centrale roccioso, irruento, ma caratteristiche abbinate ad una qualità da fenomeno assoluto. Notte magica a Berlino, ma una carriera in Serie A a dir poco straordinaria. Si afferma a Parma, poi la parentesi all’Inter e due anni pazzeschi in maglia Juventus, suggellati dalla vittoria della Coppa del Mondo e dalla conquista del Pallone d’Oro.

Maldini (Terzino sinistro)

Cos’altro aggiungere? Si scrive Maldini, si legge storia del Milan. Prima parte di carriera da terzino sinistro, poi il passaggio al centro della difesa. Tackle, progressioni e bontà d’animo d’assoluto fuoriclasse. E’ stato, ed è ancor oggi, uno degli emblemi del calcio italiano e mondiale.

Pirlo (Centrocampista centrale)

Il maestro, con quel suo modo taciturno e silenzioso di manifestarsi davanti alle telecamere, ha scritto la storia del Milan, della Nazionale e della Juventus. Champions League, una Coppa del Mondo e una finale di Coppa Campioni sfumata in bianconero contro il Barcellona. Piedino fatato con prima parte di carriera affrontata da trequartista, prima del passaggio in veste da playmaker. Insomma: Pirlo non si giudica, sia ama!

Kakà (Trequartista)

Progressione, talento e fantasia. Faccia da bravo ragazzo e velocità a dir poco allucinante. Il fantasista rossonero, dopo un inizio in sordina, ha conquistato fiducia e il cuore dei propri tifosi. Animo nobile e un Pallone d’Oro sollevato al cielo dopo 6 anni trascorsi in rossonero, prima del passaggio al Real Madrid per poi far ritorno in rossonero nel 2013.

Zidane (Trequartista)

Arrivato alla Juventus nell’estate del 1996, Zidane ha trascorso i primi 6 mesi in maglia Juve da autentico oggetto del mistero. Poi il primo gol in un Juventus-Inter e via alla cavalcata trionfale della sua carriera. Coppa del Mondo ed Europeo con la Francia nel 1998 e poi nel 2000, Pallone d’Oro nel 1998 e ancor oggi resta uno dei fantasisti più brillanti dell’intera storia del calcio mondiale.

Ronaldo il fenomeno (Attaccante)

L’espressione del talento calcistico allo stato puro. Due soli avversari sono stati in grado di fermare le sue progressioni palla al piede e macchiare in maniera indelebile una delle carriere più entusiasmanti degli ultimi 50 anni: le sue ginocchia! Due ginocchia troppo deboli e fragili, due ginocchia che hanno messo la parole fine all’estro e all’espressività del calcio mondiale.

Totti (Attaccante)

Una Coppa del Mondo con la maglia della Nazionale e uno scudetto conquistato con la maglia della Roma, la sua seconda pelle. “Il cucchiaio alla Totti” e quel destro secco al sapore di veleno. Il resto lo trovate nei libri sulla storia del calcio.

Del Piero (Attaccante)

Maglia numero 16 ed esordio in Serie A nella stagione 1993/1994, quando Alex prese il posto di Fabrizio Ravanelli debuttando nella nostra massima serie e mettendo il primo tassello alla sua lunga e gloriosa carriera. In maglia Juve ha vinto tutto quello che c’era da vincere, poi il sigillo finale con la conquista della Coppa del Mondo nell’estate del 2006. Poche chiacchiere e mai mezza parola sopra le righe, espressione di eleganza, talento e di grande educazione, merce rara ai tempi del calcio di oggi.