AIC, Tommasi: “La gestione di un giocatore positivo non è diversa da quella degli altri”

www.imagephotoagency.it

SCARICA GRATIS l'App di FantaMaster e crea la tua Lega di Fantacalcio!

Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, a Fanpage.it dice la sua sul nodo cruciale del protocollo medico presentato dalla Figc per la ripresa degli allenamenti di squadra, ancora non approvato dal governo.

CONTAGIO – “In caso di contagio va isolato solo il positivo? È uno degli aspetti da chiarire, anche perché è l’uniformità dei comportamenti che garantisce la sicurezza.

La gestione della positività di un calciatore non può essere diversa da quella che riguarda altri ambiti del paese.

Ci saranno dei protocolli, in questo senso, che dovranno essere confermati da chi ci autorizzerà a tornare a fare l’attività. Questo però ce lo dovranno dire i medici”.

NUOVI CASI POSITIVITÀ – “Era da mettere in preventivo qualche caso di positività, vista la diffusione del virus soprattutto in alcune regioni d’Italia.

Al di là dei nuovi casi positivi, è la prolungata positività di alcuni calciatori, andati oltre le tre settimane di positività, ad aumentare il livello di preoccupazione”.

CALCIATORI SPAVENTATI – “Sono legittimi i timori e le preoccupazioni, specialmente nei riguardi dei famigliari. Sappiamo che è un sentimento condiviso a livello europeo, ci confrontiamo ogni settimana con gli altri sindacati dei calciatori.

L’attenzione a questo tema è inevitabile e credo sia anche il motivo per cui non si sta giocando a calcio. I governi non autorizzano questo tipo di attività perché sono attività a rischio.

Le valutazioni nel caso del calcio sono più ampie per il grande indotto e l’elevato numero di lavoratori e famiglie che coinvolge. C’è da capire quanto questi rischi siano calcolabili”.