
Mai banale: in campo e fuori. Carlos Tevez, intervistato da Olè ha detto la sua sulla difficile situazione che si sta vivendo in tutto il mondo a causa del Coronavirus, ma non solo: l’ex attaccante della Juventus, ora al Boca Juniors, ha voluto fare un appello anche ai colleghi calciatore, sudamericani e non solo, sulla decisione di ridursi gli stipendi.
Una scelta per qualcuno difficile, come ha spiegato ieri Dybala, ma che secondo Tevez non andrebbe a minare sullo status di vita dei giocatori di calcio, una categoria molto fortunata quando si parla di guadagni.
Ecco le sue parole sull’emergenza mondiale e sul tema degli stipendi.
Tevez e la proposta ai calciatori: “Possiamo stare senza stipendio per un anno”
“Adesso dobbiamo solo concentrarci sulle cose importanti: sui nostri genitori e sui nostri nonni. Questo virus è una m***a, temo più per loro (i nonni ndr) che per i miei figli. Questo coronavirus non si sa da dove venga, come ti possa colpire.
Sappiamo solo che uccide e che, chi ne soffre, muore solo, senza poter essere confortato o abbracciato da chi gli vuole bene. I poveri, le persone deboli, sono coloro che rischiano di più. So dove vivono, ci sono cresciuto anche io ed è per questo che vorrei aiutarli.
Noi calciatori possiamo stare anche un anno senza guadagnare. Noi non siamo quelli che lasciano casa alle sei del mattino e ci tornano alle sette di sera pur di mantenere la loro famiglia.
Sarei felice di aiutare e di mettermi a disposizione di chi ne ha bisogno, perché lo Stato c’è ma dovremmo esserci pure noi. Questa situazione ci ha ricordato che siamo tutti uguali”.