
Una stagione importante fatta di buoni voti e una fantamedia di 6.10 che fa sorridere i suoi fantallenatori che in lui hanno scoperto un giocatore affidabile: Takheiro Tomiyasu è la scoperta di questo Bologna.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha parlato di questa prima stagione al Bologna dove, dopo un iniziale periodo di adattamento, si è ambientato alla grande nella nostra Serie A.
ADATTAMENTO INIZIALE – “Sono stato davvero in difficoltà nel primo mese, l’inserimento non è stato immediato e ho passato un periodo in cui ho patito la tattica e la preparazione intensa.
Poi, grazie al Bologna, tutto molto bene, sono cresciuto anche come persona e mi sono ambientato alla perfezione“.
RUOLO – “Ho iniziato a centrocampo, poi da ragazzino ho fatto anche l’attaccante prima di passare in difesa e non cambiare più. Futuro da centrale? In verità ora mi sento… molto terzino destro, sto giocando così da un anno, ho appreso movimenti e posizioni. Non avrei comunque nessun problema a spostarmi al centro“.
MODELLI – “Koulibaly: forte fisicamente, veloce, intelligente, sa costruire l’azione molto bene. Chi mi ha impressionato qui? Un centrocampista, Soriano: grande qualità ed è sempre dentro la partita“.
MIHAJLOVIC – “La malattia? Rimanemmo colpiti, fu un momento stranissimo. Ma fu incredibile soprattutto a Verona, prima di campionato. Lui arrivò a sorpresa: io come tutti gli altri volevo vincere per lui, per lo sforzo che stava facendo. Fu un peccato non riuscirci.
Cosa mi ha insegnato? Ama quello che fa, mi ha insegnato a fare tutto con passione: un uomo forte. A livello tattico, a sapermi adattare anche da laterale dei 4, coordinando i movimenti col mio compagno di fascia, spesso Orsolini“.