La rivelazione shock dell’ex triplete Inter: “La vodka era il mio migliore amico”

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Wesley Sneijder è stato uno dei calciatori più amati nella storia recente da parte dei tifosi dell’Inter. Sono in tanti a considerare che la magica annata del 2010, quella del tanto celebrato Triplete, sia passata soprattutto dai suoi piedi e dalle sue giocate.

Il fantasista olandese, però, al di là di quella fantastica stagione, non è stato in grado di ripetersi con continuità. Sia nelle annate precedenti che in quelle successive al 2010, quando i nerazzurri non riuscirono a tenere il passo delle rivali in Italia e in Europa.

Il talento di Sneijder è stato spesso considerato come sprecato, se non altro perchè l’olandese non ha quasi mai avuto quell’intensità e quella voglia di mantenere il suo livello di gioco più alto possibile. Così la sua carriera è andata lentamente e inesorabilmente in declino.

Sneijder, confessione shock: “Al Real Madrid vodka unica amica”

Nella sua autobiografia, poi, l’ex numero 10 interista svela quali sono stati i suoi problemi. Soprattutto nell’esperienza al Real Madrid: “Qualcosa è andato storto. Mi ero abituato a vivere come una stella, apprezzavo successo e attenzioni. Nel mio tempo libero avevo come amico il bicchiere di vodka. Un atteggiamento che non era degno del Real Madrid“.

Proprio le stagioni vissute in Spagna sono quelle che Sneijder rimpiange di più. Anche perchè, se fosse stato protagonista con i blancos, la sua carriera sarebbe stata diversa: “Sono crollato rapidamente dal punti di vista fisico, pensavo che nessuno se ne accorgesse puntando meno sulla corsa e più sui colpi“.