
Serie A in chiaro – Era di settimana scorsa l’ipotesi della trasmissione di Juventus-Inter in chiaro, ma con il rinvio delle gare della 26^ giornata, ovviamente, non se ne è fatto più nulla.
Eppure, questo week-end, potremmo assistere nuovamente alla discussione di questa eventualità, ma questa volta a prendere parte al dibattito potrebbero esserci anche i politici.
La scorsa settimana Sky – detentrice insieme a Dazn dei diritti del campionato – si era detta disponibile a trasmettere il Derby d’Italia su TV8, canale in chiaro appartenente allla stessa emittente.
Uno scenario tuttavia non realizzabile: la legge Menandri e gli accordi tra Sky e la Lega permettono all’emittente di mandare in onda solamente le partite criptate. Nessun diritto esiste, invece, da contratto per la trasmissione in chiaro.

Serie A in chiaro: presentata un’interrogazione parlamentare con carattere d’urgenza
Un eventuale match su TV8, dunque, violerebbe la legge. Senza contare che avrebbe generato polemiche, con le altri emittenti (specie Rai e Mediaset) che avrebbero perso milioni di telespettatori.
L’unica possibilità per cui questo scenario improbabile possa prendere vita è che il governo entri nella discussione e così è stato. A chiedere alle istituzioni di intervenire nella discussione è stata Sandra Lonardo Mastella, senatrice di Forza Italia, che in Senato ha presentato un’interrogazione parlamentare con carattere d’urgenza.
“Dal momento che le partite di calcio di Serie A e Serie B si giocheranno a porte chiuse ed i tifosi non avranno, pertanto, la possibilità di partecipare alle competizioni negli stadi chiedo al governo di intervenire presso la Rai, Dazn e Sky affinché tutte le partite si vedano in chiaro, in modo da soddisfare le legittime esigenze di natura sanitaria ed anche per evitare possibili situazioni di modesta depressione sociale”.

La palla passa al governo, ma l’ipotesi di vedere la Serie A in chiaro in questo e, magari, nei prossimi week-end, pare molto difficile: l’unico caso in cui si potrebbe concretizzare questa eventualità è che il governo imponga la trasmissione in chiaro delle partite per motivi come l’ordine pubblico, l’interesse generale o come richiesto dalla senatrice di Forza Italia: “le esigenze sanitarie e per evitare situazioni di modesta depressione sociale”.