Serie A, il Ministro chiede le partite in chiaro: ecco la risposta della Lega

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Dopo la decisione di giocare la Serie A a porte chiuse, fino al prossimo 3 aprile, il Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha fatto recapitare al Presidente della FIGC, Gravina, e al Presidente Lega Serie A, Dal Pino, una lettera per dare la possibilità di trasmettere in chiaro i match di Serie A della prossima giornata.

Ecco di seguito la proposta: “Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità”.

Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa”.

Come sottolinea La Repubblica, questo violerebbe la Legge Melandri e farebbe scendere in campo anche l’Antitrust: servirebbe un decreto apposito del Governo per sbloccare la situazione, ma in ogni caso sarebbe troppo tardi. Secca la risposta della Lega calcio: le partite si vedranno su Sky e DAZN, come inizialmente previsto, considerando i tempi stretti.

Serie A in chiaro: la risposta della Lega

La risposta della Lega Serie A, affidata all’Ansa, è arrivata dopo le 21 di ieri: “Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A TIM, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire“.