Sassuolo, De Zerbi: “Caputo è anormale, merita la Nazionale. Boga e gli altri? Non vadano via per fare panchina”

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Il Sassuolo ha chiuso all’ottavo la sua Serie A. Un campionato straordinario con protagonisti indiscussi Caputo, Boga, Berardi e Locatelli. Il merito? Tutto di De Zerbi e della società che ha saputo aspettare il suo allenatore e ora si gode una squadra giovane e con grandi margini di crescita.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, De Zerbi, ha parlato del suo Sassuolo e dei singoli che hanno vissuto una stagione da assoluti protagonisti in Serie A regalando emozioni forti anche ai loro fantallenatori. Le sue parole.

CAPUTO – E’ tra i primi tre attaccanti italiani. Parlerò di scommessa vinta quando andrà in Nazionale. Allora sarò felice: è il mio giocatore ideale anche caratterialmente. Caputo è fuori dalla norma, anche per intelligenza calcistica.

Quando si abbassa lo fa con la qualità di un trequartista, quando attacca lo spazio ha un tempismo e una conoscenza dei movimenti incredibili. E non salta un allenamento”.

BOGA E BERARDI – “Boga nell’uno contro uno è tra i più forti al mondo, non ho dubbi. Berardi a 26 anni ha segnato già 70 gol in Serie A”.

LA SCELTA DELLA FORMAZIONE – Io alleno tutti allo stesso modo, mischiandoli sempre. Fino al sabato nessuno sa chi gioca anche se io comincio a ipotizzare la formazione seguente già nel viaggio di ritorno dalla partita. Do a tutti le stesse attenzioni e ringrazio la società che sa sempre allestire una rosa con tanti giocatori forti“.

TALENTI DA NON SPRECARE – Berardi, Boga, Locatelli da top club: sono tutti pronti. Ma vadano solo per essere protagonisti. Accontentarsi di far parte della rosa significherebbe buttare via talento e carriera. Di vita ce n’è una sola e le scelte sono determinanti”.