Florenzi: “Il mio addio alla Roma e il rapporto con Fonseca: vi racconto tutto”

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Una storia d’amore lunga 18 anni, da quando ne aveva soltanto 11 fino allo scorso gennaio: la storia d’amore, momentaneamente interrotta, tra Alessandro Florenzi e la Roma.

L’ex capitano giallorosso, oggi in prestito al Valencia, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport e si è raccontato a 360°.

Dalla decisione di lasciare la Roma per la Spagna al rapporto con il mister Paulo Fonseca, dalle trattative di mercato degli anni passati a uno sguardo al futuro, con un possibile ritorno in giallorosso.

Ecco le parole più importanti di Alessandro Florenzi a Sky Sport.

“Nella mia testa c’è sempre stata l’idea di fare l’esperienza all’estero. Non sapevo quando, dove e come. È venuta questa possibilità a gennaio, dopo aver parlato col mister Fonseca delle sue idee. Il mister mi ha espresso il suo pensiero, insieme abbiamo preso questa decisione che faceva del bene a tutti. Mi sono sentito di chiamare il mister della nazionale, spiegargli questa mia situazione e Mancini è stato molto aperto, gli interessava solo che giocassi, non dove”.

Non so se tornerò alla Roma. Questo virus mi ha insegnato una cosa: sono un ragazzo che nella vita si è sempre fatto i progetti, cosa farai a Natale, dove andrai per le vacanze. Il virus mi ha insegnato a vivere giorno per giorno, a godermi quello che ho, a capire cosa può darmi ogni giorno, vivere qui e ora. Sto giocando con le mie figlie e non penso al dopo. Penso alle figlie, al caffè come fosse l’ultima cosa della giornata. Non penso a cosa farò l’anno prossimo. Penso a finire la stagione qui nel migliore dei modi, poi le vacanze, se ci saranno. Prima, se non sapevo dove andare in vacanza avevo l’ansia, ora la vedo come una cosa bella”.

“È stato un grande orgoglio essere capitano, sono arrivato dopo due fasce che hanno fatto la storia della Roma, Francesco Totti e Daniele De Rossi. Nessuno, ve lo posso garantire, sarà mai come loro. Da qui forse fino alla fine della Roma. Detto questo, da loro ho imparato una grande cosa. Che la Roma viene prima di tutto. Ho cercato di fare semplicemente questo: ho messo la Roma davanti a me. Ho continuato ad allenarmi a duemila all’ora, senza dire una parola, cercando di rispettare i ruoli, che per me è fondamentale. Bisogna rispettare i ruoli e le persone, il loro lavoro. Il mister è stato molto chiaro. Devo dire una cosa, secondo me Fonseca è uno dei più grandi allenatori che ho avuto, calcisticamente parlando. Il problema è che non piaccio a lui in quel determinato ruolo. Lui si aspettava altro da me e da qualsiasi altro. Ho un grande rapporto con lui, mi ha detto che non sapeva quanto spazio avrei avuto”.

“In passato non ho rifutato solo l’Inter, anche altre squadre italiane. L’ultima è stata l’Inter, nel momento in cui dovevo rinnovare con la Roma, era un’offerta molto importante. Mi sentivo di fare quello che ho fatto, sapevo che non avrei avuto la stessa opportunità economica, ma le emozioni provate a Roma non me le porterà via nessuno. Mi hanno detto di scegliere con la testa, ma ho scelto col cuore e lo rifarei”.