
Rivoluzione Milan – Le parole di Boban hanno aperto gli occhi su una frattura forte e, probabilmente, insanabile nel Milan.
La figura di Gazidis è preponderante e lascia poco margine di manovra al trio formato dall’ex commentatore tv, Maldini e Massara.
All’indomani della presa di posizione di Boban, la proprietà rossonera non ha reagito alle parole del CEO dei rossoneri: nessun tentativo di provare a ricucire lo strappo tra le parti, nessun incontro tre le varie aree per provare a trovare un punto d’intesa e ripartire.
L’Ad Gazidis, accusato da Boban di aver interferito sull’area sportiva contattando Ralf Rangnick a stagione in corso, continua ad andare dritto sulla sua strada e, come riporta Sky, è sempre più intenzionato ad affidare il Milan del futuro all’allenatore tedesco del Lipsia.
Una linea che non è piaciuta a Boban, Maldini e Massara sia perché non sono stati presi in considerazione e sia perché la decisione di andare sull’allenatore tedesco è stata presa a stagione in corso, defraudando anche Pioli dal suo ruolo.

Di qui l’idea di interrompere il rapporto con Boban: il cda e Gazidis sono unilateralmente concordi sul fatto di “licenziare” Boban.
La decisione verrà comunicata a Boban già nei prossimi giorni: di conseguenza difficile anche credere che Maldini e Massara resteranno con un ruolo operativo in questo Milan.
Rivoluzione Milan: ecco come è nata la frattura tra le parti
Come spiega Sky la rottura che ha portato alla rivoluzione nel Milan è stata inevitabile: già nell’ultimo calciomercato.

L’arrivo di Ibrahimovic e Kjaer non è piaciuto a Gazidis e al suo gruppo di lavoro, l’area tecnica ha dovuto infatti forzare e ha avuto il via libera per portare a termine le due operazioni solo dopo aver completato delle cessioni che gli hanno consentivo di avere budget per pagare gli ingaggi dei due giocatori “non giovani” e solo per 6 mesi.
Non rispondendo alle parole di Boban, cercando di trovare un punto di incontro tra Gazidis e il croato, Elliot ha difatto sostenuto l’ex Arsenal e il suo gruppo di lavoro. La rivoluzione Milan è iniziata, Ibra e Kjaer difficilmente resteranno e si andrà verso una squadra più giovane.