
Ritiro Aguero – La notizia è di quelle che sconvolgono e non poco il mondo del calcio. Sia perchè riguarda uno dei giocatori più forti in circolazione da ormai oltre un decennio, sia perchè a essere toccata è la sfera sanitaria e legata alla salute del suddetto giocatore.
Il protagonista suo malgrado di questa storia è Sergio Aguero, il quale non ha vissuto mesi facili dopo l’addio al Manchester City. L’attaccante argentino aveva chiaramente scelto di virare verso Barcellona per giocare al fianco di Lionel Messi. Tuttavia le cose sono andate in maniera diversa.
In primis la Pulce ha posto fine alla sua lunghissima storia d’amore con il club catalano, annunciando l’addio a fine contratto e il conseguente trasferimento al Paris Saint Germain. Dopodichè sono arrivati i problemi di salute per il Kun, il quale li ha accusati nelle scorse settimane.
Ritiro Aguero, riscontrata una aritmia cardiaca
Galeotta fu la partita di campionato contro l’Alaves, durante la quale Aguero è stato costretto a uscire dal campo prima del triplice fischio. Quello che poteva sembrare un semplice problema fisico si è in realtà rivelato qualcosa di più grave. A essere interessato, infatti, era il cuore.
Il dolore al petto accusato dall’attaccante argentino sarebbe di matrice maligna, come svelano oggi sulle frequenze di Radio Catalunya. Una aritmia di non poco conto che potrebbe costringere l’ex numero 10 dei Citizens e della Nazionale argentina a lasciare per sempre il calcio giocato.
Ritiro Aguero, il giocatore è a conoscenza della situazione
Stando alle ultime indiscrezioni Aguero sarebbe già a conoscenza di una situazione tutt’altro che semplice da gestire, soprattutto dal punto di vista umano prima ancora che sotto l’aspetto calcistico. Anche perchè il provvedimento preso subito dopo Barcellona-Alaves rischia di non avere più effetto.
Il club catalano, infatti, subito dopo la partita aveva annunciato che il giocatore si sarebbe sottoposto a un trattamento specifico che gli avrebbe consentito di tornare in campo. Si era parlato di un periodo di stop di circa tre mesi, ma ora le cose potrebbero mettersi decisamente peggio.