
Lavori in corso per cercare un modo di concludere la stagione e soprattutto cercando di far ripartire la Serie A e il tutto dipende anche da Champions ed Europa League.
Le due soluzioni ce le spiega l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, il quale titola “Scudetto a due vie”: calendario parallelo con Europa League e Champions League, o calendario a due blocchi, con le due competizioni europee che ripartiranno solamente dopo la fine del campionato.
Il tutto andrebbe anche ad influire sulle finali delle due manifestazioni europee: 5-8 agosto per la prima ipotesi, 19 (Danzica) 22 (Istanbul) agosto nella seconda alternativa.
Ripresa in Serie A, ma non solo: nuovo indizio sul taglio degli stipendi

Si lavora sodo per trovare un accordo sul taglio degli stipendi: i club di Serie A provano a presentare una proposta per il taglio dei mesi di marzo e aprile, anche se l’idea che potrebbe essere discussa oggi all’Assemblea di Lega, è quella di tagliare il 10% dell’ingaggio totale, partendo dallo scorso mese e da quello di aprile.
Lo spiega La Gazzetta dello Sport, che sottolinea come, se non si dovesse giocare nei due mesi successivi (maggio e giugno), il tutto verrebbe portato al 20%, in attesa di ricevere risposta dai calciatori.
Ripresa della Serie A senza VAR? Parola del Presidente dell’AIA

Intervenuto a La Domenica Sportiva su Rai 2, Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, ha svelato di una ripresa della Serie A… senza VAR: “Potrebbe essere una cosa che ci viene costretta. Come sapete oggi la VAR viene fatta in furgoni, ambienti angusti, vicini ad altri operatori che non sai chi ha frequentato prima di arrivare lì. Si rischia che non ci siano le distanze di sicurezza, io auspico che non accada, ma potrebbe esserci anche questo problema.
Questo però è un discorso della Serie A, ma mi preme il discorso dei Dilettanti: come si fa a mandare un ragazzo di 18 anni in campi di provincia dove non saprà a cosa va incontro? Se dovessimo ripartire domani, noi non ci saremmo. Gli arbitri sono preoccupati di poter rivedere le proprie famiglie, e bisogna cominciare a ragionare prima sulle cose. Io spero che il VAR ci sia, se dovesse mancare sarebbe però per un’emergenza sanitaria”.