La Lega di Serie A sta studiando le varie ipotesi per la ripresa del campionato: al momento sono stati sconsigliati allenamenti già nel mese di marzo con diverse squadre (Juventus, Inter, Sampdoria, Verona, Fiorentina e Udinese) in quarantena e 11 calciatori che hanno contratto il Virus: Rugani, sette in casa blucerchiata e tre nei viola.
Il campionato di Serie A dovrebbe riprendere sabato 2 maggio forse a porte chiuse e concludersi il 30 giugno con la speranza di giocare a porte aperte: questo è quanto ipotizzato da il quotidiano La Repubblica.
Ovviamente tutto questo è fattibile soltanto nel caso in cui terminasse l’emergenza entro quella data e si verificasse lo slittamento degli Europei, tenendo presente che il 9 maggio è il termine ultimo per poter riprendere la stagione e terminarla in maniera regolare.
Coronavirus, ripresa Serie A: le parole del Presidente della FIGC Gravina
Il tutto confermato dall’intervista rilasciata dal Presidente della FIGC, Gravina, a Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna: “Martedì si deciderà il futuro di campionati e coppe. a priorità comunque non deve essere quella di salvare i campionati ma la salute di tutti gli uomini di sport. Se si dovesse ripartire a maggio, ce la faremmo a chiudere tutto entro la data del 30 giugno.
Il problema poi non sarebbe legato esclusivamente all’assegnazione dello scudetto, ma a tutta una serie di fattori legati: chi va in Champions ed Europa League, chi retrocede, chi sale in A, stessa cosa nelle serie minori. Playoff e playout potrebbero essere una soluzione d’emergenza. C’è una malattia pericolosa nel calcio italiano, cioè l’individualismo, spero che questo momento faccia riflettere molti: Dal Pino, per esempio, merita rispetto e sostegno”.
