
Rinnovi Milan – In casa Milan tengono banco i rinnovi di contratto di Franck Kessie, Alessio Romagnoli e Simon Kjaer. Tre trattative complesse, alle quali si aggiunge quella con Stefano Pioli. L’accordo con il tecnico, infatti, scade nel 2022 e finora gli incontri andati in scena tra le parti non sono serviti per arrivare all’agognata fumata bianca.
L’allenatore, da parte sua, aspetta soltanto una chiamata da Paolo Maldini e Frederic Massara. La voglia di proseguire in rossonero, infatti, non gli manca. A confermarlo è stato lo stesso Pioli, ospite del Festival dello Sport organizzato a Trento dalla Gazzetta dello Sport. “Spero di essere l’allenatore del Milan quando ci sarà lo stadio nuovo a Milano”.
Parole chiare, che testimoniano quanto il mister creda nel progetto. Ora la palla torna alla dirigenza che, con tutta probabilità, si farà viva a breve venendo incontro alle richieste economiche di Pioli, vero artefice della rinascita del Milan. Da quando è arrivato sulla panchina, nel 2019 al posto dell’esonerato Marco Giampaolo, la squadra si è rivitalizzata crescendo partita dopo partita. Ecco perché, stando alle indiscrezioni di mercato circolate finora, gli verrà proposto un prolungamento fino al 2024.
Rinnovo Milan, Pioli aspetta una chiamata da Maldini
Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. Nel frattempo, Pioli è focalizzato sulla stagione dimostrando di credere al passaggio del turno in Champions League. “Sono arrivati due risultati negativi ma sono arrivate anche prestazioni che ci hanno dato fiducia. Quattro partite sono tante e possiamo ancora giocarci le nostre carte”. Pochi dubbi, in ogni caso, sul valore della rosa a disposizione. “Vedo un gruppo che mi piace, che crede a quello che fa”. Pioli, infine, ha parlato dei possibili addii di Kessie, Romagnoli e Kjaer.
“Non credo sia giusto che una squadra che paga lo stipendio di un calciatore per 5-6 anni, lo perda a zero. Altrimenti diventa troppo difficile sostenere certi costi”. Difficile, però, che si possa arrivare alla stretta di mano con tutti e tre. L’ivoriano ha rifiutato i 6.5 milioni proposti da Maldini e già a gennaio potrebbe essere ceduto mentre il difensore aspira a guadagnare più dei 5 milioni attualmente percepiti. Il danese, invece, prende 1.2 milioni ed ha ammesso pubblicamente di “non essere vicino al rinnovo” aggiungendo però di trovarsi molto bene al Milan.