
Da ieri il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Josè Antonio Reyes. Prima del fischio iniziale della finale di Champions League è stato ricordato con un minuto di silenzio. Questo il post di Canizares su Twitter: “L’eccesso di velocità è un atteggiamento biasimevole. Nell’incidente ci sono state anche altre vittime oltre a chi guidava. Reyes non merita di essere omaggiato come se fosse un eroe, ma questo non significa che non mi rammarico per quanto successo e non prego per le loro anime. Trovo intollerabile coloro che ne sono felici”. Un’uscita molto polemica a riguardo da parte dell’estremo difensore del Valencia.
Il post di Canizares non è piaciuto a tanti e non è stato molto apprezzato sul web, tanto è vero che il commentatore di Sky ha dovuto pubblicare un altro sul proprio profilo Twitter: “Forse non mi sono spiegato bene. Certamente merita un tributo per la sua carriera e per quello che ha dato al calcio“.
Circular con exceso de velocidad es una actitud reprochable
En el accidente ha habido víctimas además del conductor
Reyes no merece un homenaje como si fuera un héroe
Pero eso no quita que lamente lo ocurrido y que rece por sus almas
Lo intolerable lo encuentro en quien se alegra— SANTIAGO CAÑIZARES ? (@santicanizares) June 1, 2019
Post Canizares: il secondo tweet
Quizás no me expliqué bien.
Claro que merece un homenaje y un gran recuerdo por su carrera y su aportación al fútbol.— SANTIAGO CAÑIZARES ? (@santicanizares) June 2, 2019
Post Canizares: il terzo tweet
Leo opiniones de todo tipo, las respeto todas incluso excepcionalmente hoy las que van acompañadas de insultos y menosprecios.
Solo pretendo condenar la insensibilidad, e invitar a la reflexión de cuantos errores cometemos, y creo que es perfectamente compatible con el dolor.— SANTIAGO CAÑIZARES ? (@santicanizares) June 2, 2019
In riposta alle critiche nei suoi confronti: “Leggo opinioni di ogni tipo e le rispetto tutte, eccezionalmente oggi anche quelle accompagnate da insulti. Intendo solo condannare l’insensibilità e invitare tutti a riflettere su quanti errori facciamo. Penso sia perfettamente compatibile con il dolore”.