
Pirlo al Barcellona – Crisi nera per il Barcellona. Dopo un’estate tormentata tra faide interne e mancanza di liquidità, il quadro in queste settimane si è ulteriormente aggravato. La mancata permanenza di Lionel Messi, trasferitosi al Paris Saint Germain dove finora sta faticando ad imporsi, ed il ritorno di Antoine Griezmann all’Atletico Madrid hanno infatti impoverito molto la squadra dal punto di vista tecnico.
A confermarlo è il deludente rendimento stagionale dei blaugrana: in Champions League è arrivata la pesante sconfitta contro il Bayern Monaco mentre in Liga la formazione di Ronald Koeman occupa un anonimo settimo posto, a -5 punti dalla capolista Real Madrid. Anche ieri il Barcellona, pur affrontando il Granada terzultimo in classifica, ha fatto fatica e dopo essere andato sotto è riuscito a pareggiare al novantesimo minuto grazie ad Araujo.
Troppo poco per la dirigenza, che in questi giorni sta valutando la possibilità di esonerare l’allenatore olandese. Tra i possibili sostituti, a sorpresa, c’è pure Andrea Pirlo. A confermarlo è stato l’intermediario Jordi Jota ai microfoni della trasmissione sportiva El Chiringuito: “È il preferito di Laporta ma non bisogna scartare l’ipotesi Xavi”.
Pirlo al Barcellona, possibili contatti nei prossimi giorni
Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. Per Koeman saranno quindi fondamentali le prossime sfide con il Cadice (giovedì), Levante (domenica) ed il Benfica (29 settembre). Non è escluso, però, che in caso di nuova sconfitta già in questa settimana la dirigenza decida di mandare via subito Koeman e puntare su un altro profilo al fine di non compromettere la stagione.
Il diretto interessato, intanto, si difende. “Guardate la lista dei convocati. Cosa dovremmo fare? Non si può fare il tiki-taka quando non hai spazio. Non voglio parlare del mio futuro, non siamo contenti perché vogliamo vincere, soprattutto in casa, ma la gara è stata complicata. Con i giocatori a disposizione abbiamo dato il massimo. Con un po’ di fortuna in più potevamo anche vincere. Il Barça di oggi non è quello di otto anni fa”.