
Parisi all’Inter – Ancora tutto da scrivere il futuro di Fabiano Parisi, finito nel mirino di molti club della Serie A. Il presente, invece, è da incorniciare: partito inevitabilmente in sordina ad inizio stagione, il classe 2000 ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più importante nell’Empoli di Aurelio Andreazzoli che spesso lo ha premiato con la maglia da titolare.
Fin qui il giocatore ha totalizzato 9 presenze (per un totale di 447 minuti trascorsi in campo) ed un assist, servito durante la gara pareggiata 2-2 con il Genoa. Prestazioni convincenti che hanno attirato l’attenzione della Fiorentina, dell’Inter e del Napoli, con quest’ultimo che appare però tagliato fuori dalla corsa dopo le recenti dichiarazioni del suo agente Mario Giuffredi.
“Parisi è già la rivelazione di questo campionato. Il Napoli è attento – sono state le sue parole rilasciate a margine degli Italian Sport Awards a tutti i migliori giovani, loro lo stanno monitorando ma io in quel ruolo ho un altro mio assistito e non voglio ripetere l’errore fatto con Di Lorenzo-Hysaj. Cercheremo di indirizzarlo verso altri lidi”.
Parisi all’Inter, l’Inter lo vuole come sostituto di Perisic
Parole che di fatto aumentano le probabilità di vederlo all’Inter, che in lui vede un eccellente sostituto di Ivan Perisic. Il contratto del croato, infatti, scade a giugno e nonostante il pressing di Simone Inzaghi le parti non hanno ancora raggiunto un accordo in grado di soddisfare tutti dal punto di vista economico. L’amministratore delegato Beppe Marotta, entro la fine del mese, proverà ad incontrare ancora una volta il suo entourage tuttavia a riguardo le sensazioni del club non sono positive.
Viva pure la pista che lo porterebbe alla Fiorentina, con Vincenzo Italiano che freme dall’idea di poter lavorare con uno dei migliori prospetti italiani. Il costo del cartellino, circa 10 milioni, è alla portata del presidente Rocco Commisso che un tentativo di certo proverà a farlo. Le pretendenti, in ogni caso, sono state avvertite: la cessione avverrà soltanto in estate.