
Pagelle Juventus Campione d’Italia 2019/2020- Uno scudetto sofferto, sudato, ma poi matematicamente conquistato con due giornate d’anticipo. E’ il primo tricolore in carriere per mister Sarri, il quale ha inciso ufficialmente il suo nome nella storia del club bianconero.
Una stagione complessa, complicata e ricca di insidie. Anche Bonucci, al termine della sfida contro la Sampdoria, ha così confermato: “Abbiamo abbracciato una nuova filosofia di calcio. E’ chiaro che abbiamo riscontrato qualche problematica dopo questo cambiamento, ma abbiamo dimostrato di essere ancora i più forti”.
Bianconeri trascinati da uno strepitoso Cristiano Ronaldo, leader assoluto con i suoi 31 gol in campionato. Bene anche Dybala, totalmente rinato dopo l’ultima stagione decisamente deludente. Flop totale per Ramsey e Bernardeschi: il primo condizionato dai continui infortuni, il secondo protagonista di un rendimento decisamente altalenante.
Le pagelle della Juventus Campione d’Italia 2019/2020
Portieri

Szczesny 7: attento, sicuro e trascinatore assoluto del reparto difensivo. Saracinesca.
Buffon 7: sorpasso a Maldini e nuovo recordman di presenze in Serie A. Sempre presente e reattivo quando chiamato in causa. Smettere? No, grazie! Eterno.
Pinsoglio: s.v.
Difesa

De Ligt 7,5: partenza negativa nella prima fase di campionato, complice un ambientamento alla nostre Serie A decisamente complicato. Insicurezze e perplessità spazzate via nella seconda parte del torneo. Baluardo.
Bonucci, Cuadrado, Demiral 6,5: sicurezza, ordine ed esperienza. Il carisma di Bonucci, l’imprevedibilità e adattabilità di Cuadrado e la piacevole sorpresa Demiral, quest’ultimo messo fuori gioco anche da un brutto infortunio, ma ormai totalmente recuperato.
Alex Sandro e De Sciglio 5,5: campionato leggermente negativo per il brasiliano, spesso distratto e lontano dalla migliore condizione fisica. Insufficiente anche De Sciglio, incostante e alle prese con continui infortuni.
Danilo e Rugani 6: ordinaria amministrazione senza infamia e senza lode.
Chiellini: s.v
Centrocampo

Bentancur 7,5: processo di maturità completato in maniera chiara e decisa. Grinta, qualità e grande temperamento. L’ex Boca Juniors è stato la vera rivelazione di questo campionato bianconero. Sorriso per il presente, ma soprattutto in chiave futura. Metronomo.
Douglas Costa 6,5: letale nelle parti finali dalle gare, ma troppo fragile a livello muscolare. Un diamante troppo delicato che assicura grande imprevedibilità, ma mai costanza e affidabilità. Fragile.
Pjanic, Rabiot, Matuidi 6: Nessuna lode per Pjanic, ma giù il cappello per la grande professionalità mostrata anche nel finale di stagione dopo l’ufficialità del suo passaggio al Barcellona. Voto 4.5 alla prima parte di campionato di Rabiot, 7.5 all’ultimo mese e mezzo. Un’esplosione totale che fa ben sperare per il futuro. Promosso anche Matuidi, corsa e polmoni a servizio di Sarri.
Khedira, Bernardeschi, Ramsey 5: Bocciati illustri e delusioni totali. Ennesima stagione caratterizzata da continui infortuni per Khedira. Stesso discorso per Ramsey, lontano anni luce dal centrocampista ammirato in Premier League con la maglia dell’Arsenal. Il gallese ha ciccato completamente la sua prima stagione in Italia. Male anche Bernardeschi, spesso disordinato e mai deciso.
Attacco

Ronaldo 8: leader. Basterebbe questa parola per descrivere il carisma e l’influenza positiva dell’asso portoghese sullo spogliatoio bianconero. 31 gol in campionato e nient’altro da aggiungere. Insaziabile, cinico e glaciale. Trascinatore.
Dybala 7,5: rigenerato dalla cura Sarri. Decisivo in zona gol, ma determinante anche in fase di ripiego e in aiuto ai compagni. Maturità totale e prove da leader in vista dell’imminente futuro. Capitan futuro.
Higuain 6: un’annata caratterizzata da qualche acciacco di troppo e da una condizione mentale mai totalmente libera e serena. Tuttavia il Pipita non ha mai fatto mancare il suo apporto in zona gol e nel suo grande lavoro di sponda. Non è il Pipita dei tempi migliori, ma il suo artiglio graffia ancora! Cinico.
Allenatore

Sarri 7: Una nuova idea di calcio portata avanti con chiare ed evidenti difficoltà. Rivoluzione filosofica messa in atto con giocatori non totalmente in linea alle sue idee tecnico-tattiche. Non solo: il tecnico bianconero ha dovuto fare i conti anche con l’indice dei tifosi costantemente puntato addosso, spesso in modo del tutto gratuito e ingiustificato. Primo scudetto in carriera e nome inciso nella storia. Le chiacchiere stanno a zero, il resto lo porta via il vento! Carta canta, ha vinto Sarri. Corto muso.