
Numeri maglia più strani – Il numero di maglia è un pezzo di se stessi una prolungamento della propria personalità sulla propria maglia.
I motivi che portano un calciatore alla scelta di questo o quel numero di maglia sono differenti: la data di nascita propria o di una figlio, un richiamo religioso, un numero portafortuna o semplicemente… simpatia.
Nella storia del calcio tanti giocatori si sono resi protagonisti di scelte apparentemente assurde e inaspettate.
Abbiamo provato a ripercorrere, con l’aiuto della nostra enciclopedica memoria, le scelte più divertenti e inaspettate.
E vi assicuriamo che tra i numeri di maglia più strani nella storia del calcio ce ne sono stati tanti… e alcuni sono stati scelti con una gran dose di genialità.
Numeri maglia più strani nella storia del calcio: da 0 a 121, quante scelte bizzarre!
Zerouali
Zerouali, calciatore marocchino che ha giocato in Scozia fra il 1999 e il 2002 con la maglia dell’Aberdeen ha voluto richiamare il proprio cognome con la scelta del numero di maglia: lo 0. Una decisione che fece discutere molto la Federcalcio scozzese che, dopo aver dato l’assenso all’utilizzo dello 0 sulla maglia per il suo primo anno in Scozia, gli vietò di riproporlo la stagione successiva.
De Guzman
Arrivato in Italia al Napoli dallo Swansea, la sua presenza in Italia passò più che inosservata se non per la scelta di indossare il numero 1 al Chievo. Il suo ruolo? Centrocampista.
Sensi
Qualcuno se lo ricorderà al Cesena quando decise di richiamare, grazie al suo cognome, i cinque sensi, scegliendo come numero di maglia il 5.
Nani
Alla Lazio fu di passaggio nella stagione 2017/18, tanti infortuni e solamente 25 presenze e 3 gol in biancoceleste. Sicuramente verrà ricordato per la scelta del numero di maglia, il 7. Sì, come i “nani” di Biancaneve. Chapeau.
Lupatelli
Cristiano Lupatelli al Chievo, nonostante non possa partecipare all’azione, sceglie di indossare la maglia numero 10. Una scelta che sorprende: del resto un portiere con il 10 non passa certo inosservato.
Fortin
Una tra le scelte più geniali che troverete in questa raccolta. Marco Fortin, portiere del Siena negli anni d’oro della Serie A, scelse come numero di maglia il 14. Per i meno pratici delle lingue sembrerà una scelta comunissima, ma provate a pensare a come suona in inglese il numero 14: eh sì, fortìn (fourteen). Geniale.
Gatti
Ironico e geniale, Fabio Gatti che gioca nel Perugia e sceglie una maglia che si commenta da sola. La “44” come la canzone dello Zecchino d’oro. Solo leggendo cognome e numero a qualcuno viene ancora voglia di canticchiarla.
Oddo
Il terzino Campione del Mondo arriva al Milan e sceglie come numero di maglia il 44. Una scelta non banale perché se sommate i due numeri il risultato farà… otto o Oddo (per i più simpatici).
Bendtner
Niklas Bendtner all’Arsenal utilizza una curiosa maglia numero 52. Lui disse che essendo la maglia con il suo numero preferito, il 7, occupata scelse il 52 (5+2 = 7) ma secondo altre voci è un richiamo al B52, il suo coctkail preferito. A noi piace più credere alla seconda.
Oar
Probabilmente non ve lo ricordate e sinceramente nella storia del calcio la sua importanza è minima se non… per il numero di maglia.
Le addizioni vanno per la maggiore tra i giocatori quando non possono prendersi il numero di maglia desiderato, Tommy Oar è andato oltre scegliendo le… moltiplicazioni.
L’australiano è diventato il primo calciatore in una partita internazionale a indossare una maglia a tre cifre: la 121. Perché? Beh, l’11 era già occupato e considerando che le somme non gli piacevano…ha optato per un’altra operazione!