
Alessandro Nesta è stato uno degli ospiti dell’ultima diretta Instagram di Bobo Vieri. L’ex difensore di Milan e Lazio e attuale allenatore del Frosinone ha parlato del periodo in biancoceleste, definendolo come uno dei più belli ma anche difficili, del Mondiale del 2006 che non sente del tutto suo e non solo.
ADDIO AL CALCIO – “Io sono stato malissimo, dopo sei mesi sono andato in crisi, mia moglie non ce la faceva più. Dopo due anni mi chiama Materazzi per andare in India, ho preparato subito la valigia.

Ora allenando ho il modo di sfogarmi, però giocare è giocare. Siamo allenatori, ma nasciamo giocatori“.
L’ADDIO ALLA LAZIO – “Ci avrei giocato per sempre. Però vedendo come sono andate le cose al Milan mi è andata alla grande. Ricordo che due anni prima giocammo una partita con il Real Madrid e Hierro mi disse ‘Devi venire al Real’, ma io gli dissi ‘No, sono alla Lazio’.
Il Milan mi ha permesso di impormi a grandi livelli. Gli anni alla Lazio sono stati bellissimi, ma l’ultimo è stato durissimo.
Ero il capitano ed ero anche nel consiglio di amministrazione e andavo alle riunioni per vedere il bilancio, ma non ci capivo nulla.
Era diventato tutto troppo stressante, i compagni mi chiedevano degli stipendi. Il Milan è stata una liberazione, mi ha dato la possibilità di pensare solo al calcio”.
MONDIALE 2006 – “Quel Mondiale non lo sento mio al 100%. Ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre e di vincere, ma quando l’ho fatto ho sempre giocato le partite vere, quindi sento di più altre vittorie.
Al Mondiale ho fatto due partite, quelle vere, quelle più emozionanti sono sono state le ultime contro Germania e Francia”.