Mourinho e la Roma: amore e odio

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Con l’Inter c’è un legame speciale, con loro ho vinto tutto. Ma se un giorno dovessi tornare in Italia ad allenare una rivale, non ci penserei due volte. Sono queste le parole che, solo qualche giorno fa, Mourinho aveva rilasciato al Time e che a distanza di poche ore si sono concretizzate nell’ufficialità del suo passaggio alla Roma alla fine di questa stagione.

L’Italia del pallone, troppo presa a festeggiare il 19mo Scudetto della formazione di Conte, ha fatto passare in secondo piano quanto detto dal portoghese che, nell’intervista, faceva chiaramente riferimento a una rivale della “sua” Inter. In tanti hanno pensato immediatamente a Juventus o Milan, dimenticandosi di quello che fu l’avversario numero uno della sua esperienza in nerazzurro: la Roma.

Proprio per questo la notizia del suo approdo in giallorosso ha lasciato letteralmente a bocca aperta, stupendo anche i più attenti osservatori e intenditori delle dinamiche del calcio. La Roma con Mourinho passa da un portoghese all’altro, ma soprattutto punta a tornare quella squadra che ormai un decennio fa contese fino alla fine il titolo all’Inter dello Special One.

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Campionato 2009-10: una Roma di troppo tra l’Inter e il Triplete

L’apice della rivalità tra l’Inter di Mourinho e la Roma si ha nella stagione 2009-10 quella che, per intenderci, si concluderà con la conquista del Triplete nerazzurro. La Serie A è in una fase di rinnovamento e la squadra di Moratti arriva da quattro scudetti consecutivi, dovuti anche alla ricostruzione in atto nella Juventus e agli ultimi sussulti di un Milan alla fine del proprio ciclo.

A provare a interrompere l’egemonia meneghina è proprio la Roma di Claudio Ranieri che, soprattutto nelle ultime giornate, andò molto vicina all’impresa finale. Il primo episodio fu lo scontro diretto all’Olimpico della 31^ giornata che vide i giallorossi battere la formazione di Mourinho grazie a una rete di Luca Toni che ridusse il vantaggio interista a un solo punto.

Vantaggio che venne annullato dopo due giornate quando gli uomini di Ranieri, vittoriosi con l’Atalanta, superarono l’Inter fermata sul pari dalla Fiorentina. Tutto si decise però alla 35^ giornata quando i capitolini si videro recuperare e battere dalla Sampdoria del duo Pazzini-Cassano, mentre l’Inter si riprendeva la testa della classifica vincendo contro l’Atalanta.

Oltre al campionato, le due squadre, nella stessa stagione, si ritrovarono anche a giocarsi la finale della Coppa Italia che, come voleva la tradizione, veniva disputata proprio in casa dei giallorossi. Finisce 1-0 per l’Inter con Milito che realizza l’unica rete della partita e Totti che, in preda al nervosismo, si fa espellere per un calcio a Balotelli.

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La rivale giallorossa e l’anno che verrà

Eccola quindi la rivale indicata da Mourinho nell’intervista al Time che, nella parte finale della stagione 2009-10, cercò di intralciare lo storico Triplete che si materializzò il 22 maggio nella finale di Madrid con il Bayern Monaco. La rivale che adesso rappresenta il futuro e che ci metterà davanti a una stagione che promette spunti di riflessione e continui colpi di scena.

Vedremo come Mou vivrà la sfida con la sua ex squadra guidata da Antonio Conte (l’unico allenatore in Italia ad avere una media punti migliore della sua), così come sarà curioso assistere al prossimo Roma-Sampdoria (con la speranza che Ranieri rinnovi con i blucerchiati).

C’è attesa anche per il prossimo derby per vedere quella che sarà la reazione della tifoseria laziale che, nel maggio 2010, omaggiò il portoghese con uno striscione che recitava: “Mourinho uomo vero in un calcio finto”. Tanti dubbi e tanti interrogativi, ma una cosa è certa: nella prossima Serie A non ci sarà spazio per la noia.