
Massimo Moratti, intervistato ai microfoni della “Gazzetta dello Sport“, ha colto l’occasione per sottolineare il suo punto di vista sull’attuale emergenza nel mondo del calcio, ricollegandosi anche ai famosi eventi di Calciopoli.
L’ex presidente dell’Inter non ha risparmiato una sonora frecciatina alla Juventus: “C’è una leggerissima differenza. Allora si trattava di una truffa, qui di un virus che ha paralizzato il mondo”. Dichiarazioni nate dopo il like di Agnelli alle parole di un tifoso su Twitter, il quale aveva riportato: “Non vogliamo lo scudetto a tavolino, non siamo come l’Inter”.
Il presidente ha poi ripercosso anche le tappe dello storico “triplete”: “Niente viene esorcizzato nel calcio, quel 5 maggio resta. Anche se poi Milito lo rese meno amaro”. Lo scudetto a Siena, la notte di Madrid ma prima quella di Barcellona (“Emotivamente la Champions l’abbiamo vinta al Camp Nou, la partita più drammatica della mia vita”.
Infine il punto di vista sul calciomercato dell’Inter e sul possibile arrivo di Messi: “Lautaro via? “Se arriva Messi, ci sto. E se Leo è impossibile, al posto del Toro vorrei Dybala“.