Siviglia, Monchi si presenta. Sulla Roma: “Io volevo andare a destra, loro a sinistra”

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Un’avventura che sembrava potesse essere lunga e duratura, ma che è durata meno del previsto. Monchi ha detto addio alla Roma un po’ inaspettatamente dopo nemmeno due anni dal suo arrivo e subito ha trovato una nuova casa. Anzi più che nuova è tornato in quella vecchia, dove tanto bene si era trovato al Siviglia. Nella conferenza stampa di presentazione del ritorno dell’ex ds al club andaluso Monchi spiega l’addio alla Roma e lo fa nemmeno troppo velatamente, togliendosi più di qualche sassolino dalla scarpa.

Monchi ha parlato delle scelte e i motivi che lo hanno spinto a dire addio alla Roma anche anticipatamente. Su tutte sembra esserci come motivazione principale un rapporto non ottimale con il presidente Pallotta. Monchi ha spiegato l’addio alla Roma nel giorno del suo ritorno al club andaluso (dove in 17 anni ha vinto: cinque Europa League, due Coppe del Re, una Supercoppa spagnola e una Supercoppa europea) non rinnegando la scelta di lavorare in Serie A per il club giallorosso. Ecco le sue parole.

Monchi attacca la Roma: “Non conoscevo la situazione del club. Pallotta voleva andare a destra io a sinistra”

IL MOTIVO DEL SUO RITORNO –Non sono qui per salvare nessuno, il Siviglia ha una squadra forte. Sono qui perché in questi ultimi giorni mi hanno trasmesso un’idea di futuro che coincide con la mia, con quello che ho in mente. Non sono qui perché la squadra ha un problema, ma per aiutarci a crescere”.

ROMA – “Sono stato due anni lontano dal Siviglia, in un club importante come la Roma, che resterà sempre nel mio cuore e nel quale sono cresciuto. Sono andato via dal Siviglia perché avevo bisogno di trovare motivazioni esterne per crescere professionalmente. Sono andato via proprio per questo: per crescere conoscendo nuove realtà. Un progetto che ho trovato nella Roma, realtà difficile che potesse aiutarmi nella mia crescita professionale. E proprio questa crescita avvenuta nell’ultimo periodo potrò metterla a disposizione del Siviglia. Alla Roma lavoravo 24 ore al giorno, farò lo stesso nel Siviglia. Sono andato via dalla Roma per una ragione semplice: abbiamo capito che l’idea della proprietà era diversa rispetto alla mia. Il presidente pensava che fosse andare meglio a destra, io a sinistra. Continuare così non era giusto. Io posso solo parlare bene di Pallotta e di tutti quelli che hanno avuto un motivo per portarmi a Roma. Mai sentirete una mia parola contro la società e contro la Roma. Abbiamo capito che le strade erano diverse e abbiamo deciso di fermarci”.