Milan, Gattuso: “Caldara? Oggi si è allenato con la Primavera. Kessiè? Valutiamo se sarà a disposizione”

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Vigilia di campionato per il Milan di Gattuso, che nella consueta conferenza stampa pre match, ha presentato il difficile impegno casalingo di domani contro il Sassuolo. Una sfida da non sottovalutare per i rossoneri, dopo le tante energie spese contro la Lazio in Coppa Italia. Di fronte c’è la squadra di De Zerbi. I neroverdi hanno voglia di riscattarsi dopo i due punti conquistati nelle ultime quattro partite.

Indicazioni importanti anche in chiave fantacalcio date dall’allenatore del Milan. Su Suso bisogna stare tranquilli. Gattuso punta molto su Romagnoli e sulla voglia di Cutrone di riconquistarsi il posto. Qualche considerazione anche sul centrocampo ma anche sul lungodegente Caldara e su Kessiè.

Spazio anche a qualche considerazione sulla condizione generale della squadra: gli ultimi giorni dei rossoneri e i tifosi. Un Milan che è diventato più maturo e sta crescendo di settimana in settimana. Ma occhio al Sassuolo e a De Zerbi che potrebbero giocare qualche scherzetto ai rossoneri.

Conferenza stampa Gattuso pre Sassuolo

IL PENSIERO SUI TIFOSI – “I tifosi si convincono con le prestazione e i risultati. A Roma erano in 5000, volevo ringraziarli. Dobbiamo essere bravi noi a interpretare bene la gara col Sassuolo, a partire col piglio giusto. Pensiamo gara dopo gara, domani sarà fondamentale per noi”.

IL SASSUOLO – “De Zerbi lo conosco bene, il Sassuolo ha giocatori importanti che sanno giocare la tipologia di calcio che vuole Roberto. E’ una squadra che se non la rispetti ti può fare male”.

LA SETTIMANA – “Una settimana in cui abbiamo speso tanto, a livello tecnico abbiamo fatto molta fatica. La cosa più importante è dare continuità alla fase difensiva e al nostro gioco”.

SUSO “Per me ci sta che un giocatore può attraversare un momento di appannamento. Per me Suso non è un problema. E’ stato un mese fermo, a livello fisico sta pagando qualcosa, ma deve stare tranquillo perchè ha tutte le qualità per darci una grande mano”.

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ROMAGNOLI – “Alessio ha rinnovato otto mesi fa, è un giocatore importante ed è il capitano del Milan. Per me ha ancora grandi margini di miglioramento. Romagnoli è felice al Milan, è orgoglioso di indossare la fascia. Fa piacere che le grandi mettano gli occhi sui nostri giocatori, ma sono sicuro che Alessio continuerà qui”.

CUTRONE – “Deve lavorare con entusiasmo e voglia. Sembra scontato, ma è entrato con l’Atalanta e con l’Empoli. La questione non è Piatek, ma che stiamo giocando con una sola punta. Lui deve continuare perché nel calcio poi vieni ripagato. Lui non è un problema, quando uno sta col muso vuol dire che ci tiene. L’importante è avere rispetto di chi fa parte del Milan e lui non ha mai sbagliato su questo aspetto. Io vedo un ragazzo che ride e sta bene con i compagni”.

ANDRÈ SILVA – “Questa è una domanda da fare a Maldini, Leonardo e Gazidis. Per ora è un giocatore del Siviglia che ha un diritto di riscatto. Io ho fatto di tutto per farlo rimanere, così come con Locatelli. Poi quando un giocatore prende una decisione bisogna rispettarlo. André è forte e può crescere. Al Milan non ha giocato con grande continuità ma l’ho sempre ritenuto un calciatore interessante”.

I PARAGONI CON NEREO ROCCO – “Sono orgoglioso di essere stato paragonato a Rocco. L’Atletico Madrid sono anni che gioca così. Contro la Lazio abbiamo sbagliato a livello tecnico. Non è vero che abbiamo preparato la partita per pareggiarla, spiegatemi come si fa. Adesso ci piace difendere tutti insieme e tenere la squadra corta”.

PIATEK – “Ci sta che in una partita non abbia segnato. Lo vedo sorridente, quando è qui si impegna sempre. L’ho visto sempre uguale, non è diverso”.

KESSIÈ – “Ieri ha fatto la prima parte del lavoro. Aveva un po’ di fastidio, ci mette un po’ di più a smaltire per la botta che ha preso. Oggi valutiamo se sarà a disposizione”. 

PAQUETÀ – “Deve riposare, ha giocato tanto. Si preoccupa troppo quando deve difendere, dev’essere più naturale nelle due fasi. Quando ha la palla gioca con tranquillità, quando deve pensare alla fase difensiva si preoccupa ed entra in agitazione. Ci può stare, possiamo migliorare questa cosa”.