Mbappé punge Messi e il feeling non decolla: altra gaffe del francese

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Mbappé contro Messi – Doveva partire. Alla fine è rimasto, controvoglia. E si vede. Perché nel Paris Saint Germain, che in campionato sta lasciando agli avversari soltanto le briciole (8 vittorie e una sola sconfitta nell’ultimo turno sul campo del Rennes) e che veleggia tranquillo in Champions League, c’è da registrare il muso lungo di Kylian Mbappé “costretto” a condividere lo spogliatoio con Neymar ed il nuovo arrivato Lionel Messi.

Proprio con quest’ultimo i rapporti sono tutt’altro che positivi. A confermarlo, oltre al mancato feeling in campo, sono anche le ultime dichiarazioni rilasciate dal francese ai microfoni dell’Equipe: “Sono pronto a correre quando Messi cammina”. Una battuta, se voleva esserlo, uscita male e che dimostra quanto Mbappé non ritenga più l’argentino un giocatore su cui fare affidamento dal punto di vista fisico.

I due, in ogni caso, dovranno sforzarsi di convivere fino all’estate poi arriverà il tempo dei saluti. Mbappé, infatti, negli ultimi giorni del mercato estivo ha spinto per lasciare Parigi e trasferirsi al Real Madrid. Le due società non sono riuscite a trovare l’accordo economico e così l’operazione è stata posticipata di un anno. Con una differenza però: il contratto scade nel 2022 ed il rinnovo non è contemplato da Mbappé, che a gennaio potrà firmare a parametro zero con i Blancos.

Mbappé contro Messi: altra critica nei confronti dell’argentino

Scenari futuri, di cui si tornerà a parlare nelle prossime settimane. Ora il giocatore è concentrato sul presente con l’obiettivo di vincere quanti più trofei possibili. Per riuscirci, dovrà siglare una tregua non soltanto con Messi ma anche con Neymar (definito di recente “un clochard”).

“In quel momento non ero contento perché non mi ha passato la palla. Con lui non c’è rancore – ha detto Mbappé -. È successo e succederà ancora. Per questo subito dopo ne ho discusso con lui. Ci siamo già detti tante cose del genere in passato e continueremo a farlo, perché entrambi vogliamo vincere. Il mio futuro? Non è una priorità”. Clima teso a Parigi.