Cosa è successo davvero tra Biglia e Kessiè? I motivi dietro la lite

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Serata da dimenticare per il Milan che ci prova contro l’Inter ma non riesce nella rimonta. Nonostante il vicepremier Salvini non sia stato molto contento della prova del Milan, non si può negare che i ragazzi di Gattuso abbiano venduto cara la pelle contro l’Inter. A tenere banco però è stata soprattutto la clamorosa lite Biglia-Kessiè. Una scena che ha messo in imbarazzo Gattuso che poi a fine gara ha ammesso che ci saranno dei provvedimenti in merito a questo.

Ma cosa è successo la lite Biglia-Kessiè è nata un po’ inaspettatamente coinvolgendo tutta la panchina rossonera. L’ex centrocampista dell’Atalanta, richiamato al 69′ in panchina per fare spazio a Conti, non ha preso benissimo la sostituzione. Richiamato all’ordine da Biglia non l’ha presa benissimo e sono dovuti intervenire addirittura i compagni per dividerli, soprattutto Kessiè… il più teso e arrabbiato tra i due.

A fine gara poi le scuse di entrambi ai microfoni di Sky Sport: “È stata l’adrenalina della partita” Racconta Frank Kessiè “Avevo voglia di vincere e quando l’allenatore mi ha cambiato sono uscito nervoso. Chiedo scusa a Lucas: è più bravo di me e devo imparare da lui. Ho chiesto perdono a tutti: dai compagni ai tifosi all’allenatore“. Della stessa opinione anche Lucas Biglia: “Sono più grande di lui e dovevo capire il momento in cui è uscito. Lui sa perché gli ho detto delle cose, non c’è nessun problema: come ha detto Gattuso abbiamo fatto una figuraccia, chiediamo scusa a tutti quanti perché volevamo vincere. Ci siamo parlati anche con Maldini e Leonardo per questo siamo qui, per metterci la faccia. In un momento così può succedere, ho più anni di lui e chi che deve riflettere sono io. L’errore è mio“. La chiosa sulla lite Biglia-Kessiè.

Lite Biglia-Kessiè: le parole di Gattuso nel post gara: “E’ stata la sconfitta più grande della serata”

La cosa che fa male è l’immagine di Kessié, questa è la sconfitta più grande. Per come vedo il calcio io è qualcosa che non ci sta, per come vedo il gruppo e il lavoro quotidiano. Ci vuole rispetto per tutti, una scena che non è stata bella. L’allenatore si deve occupare della disciplina, questa è una responsabilità mia, su questi valori ci ho costruito una carriera e ci credo fortemente. 

C’è grande delusione. Ho perso una cosa a cui credo fortemente, qualcuno può dire che non sono un allenatore al 100%, io credo tanto alla coerenza. A livello professionale e umano è una cosa che mi ha deluso tantissimo. Il caso Icardi su per giù è la stessa cosa: io non posso accettare che se uno è nervoso, gioca male o gioca bene, esce dal campo e non dà la mano al compagno. Non esiste. Qua non siamo all’asilo Mariuccia, c’è mancanza di rispetto per una società gloriosa, un gruppo e un team che lavora dietro che merita rispetto. Per fortuna che non ho visto la scena… sennò mi ci buttavo anche io in mezzo e finiva con una doppia figuraccia. Fortuna che ero preso dalla partita. In questi giorni ne saprete di più, per ora chiudiamola qui”.