
Lingard al Milan – Nelle ultime sessioni di mercato abbiamo visto come sia aumentata la tendenza dei giocatori (soprattutto di quelli di prima fascia) di arrivare a scadenza per poter negoziare e ottenere ingaggi più alti. Esempi lampanti sono quelli che hanno riguardato Donnarumma e Calhanoglu che si sono liberati a parametro zero dal Milan per accasarsi a PSG e Inter.
Un trend che sembra destinato a ripetersi anche il prossimo anno con giocatori anche importanti che, molto probabilmente, potranno lasciare a zero i propri club. Tra i nomi più interessanti c’è quello di Jesse Ligard che, con molti mesi d’anticipo, ha dichiarato di non voler prolungare il proprio contratto col Manchester United.
Un nome che fa gola a numerosi club europei che con l’inglese potrebbero rinforzare pesantemente il proprio attacco. La valutazione attuale del giocatore è di circa 22 milioni di euro che, se dovesse essere confermata la sua volontà, verrebbe azzerata il prossimo giugno.
Lingard al Milan: il Diavolo sull’attaccante inglese
L’attaccante classe ’92 è finito nel mirino del Milan che, con molti mesi d’anticipo, potrebbe decidere di iniziare una trattativa per convincere il giocatore a sposare il progetto rossonero. L’inglese è alla ricerca di una squadra in cui potersi rilanciare e dove avere un ruolo centrale, cosa che non gli può essere consentita al Manchester United.
Su di lui è spuntato però anche l’interesse del Barcellona che, visti i gravi problemi economici del club, è molto attento al mercato degli svincolati. Lingard può giocare sia come trequartista che come esterno alto (sia a sinistra che a destra) e proprio questa sua caratteristica di jolly offensivo lo rende appetibile a numerosi club.
Lingard al Milan: il rinforzo giusto per Pioli
L’arrivo di Lingard permetterebbe al Milan di avere un jolly di grande spessore in grado di giocare su tutta la trequarti. Ovviamente siamo solo nel campo delle ipotesi, ma secondo ESPN ci sarebbero stati già dei primi contatti tra i rossoneri e l’entourage del giocatore.
L’inglese, dal canto suo, sarebbe aperto proprio a una nuova esperienza in Italia o in Spagna a conferma di una tendenza che, negli ultimi mesi, sta vedendo alcuni suoi connazionali lasciare la Premier League per confrontarsi con realtà diverse. In Serie A abbiamo i casi illustri di Tomori e di Abraham.