
Il neo-attaccante del Milan, Rafael Leao ha concesso una lunga intervista a Milan Tv in cui parla della scelta di approdare in rossonero, dei suoi idoli e dei progetti per la stagione. Ma fa anche una promessa per il Fantacalcio:
?@RafaeLeao7 "I’ve come to help, regardless of what position I play in”
?Rafael Leão “Sono venuto per aiutare la squadra, a prescindere dal ruolo”#ForzaMilan pic.twitter.com/QxZ6nNELoj— AC Milan (@acmilan) August 2, 2019
LA SCELTA – “Sceglievo il Milan alla Playstation perché era davvero una squadra molto forte. Ha vinto la Champions League tantissime volte. Stare qui oggi per me è molto importante”.
IDOLO – “Il mio idolo in rossonero? Sicuramente Kakà. I giocatori brasiliani sono sempre incredibilmente talentuosi e lui ha lasciato un segno incredibile e indelebile nella storia del club. Ha anche vinto il Pallone d’Oro indossando la maglia del Milan e non posso credere di aver firmato per lo stesso club in cui ha giocato lui”.
LE DUE PUNTE E PIATEK – “Giocare con due attaccanti piuttosto che con uno ti dà molte più chance di segnare. Uno può stare più a centro area e l’altro ha più libertà d’azione. Io sono qui per essere d’aiuto al club, non importa in che posizione l’allenatore mi farà giocare, io voglio aiutare il Milan a raggiungere gli obiettivi. Piatek è molto forte, ha dimostrato il suo valore al Genoa e sta continuando a segnare anche al Milan. Spero di garantirgli un sacco di assist perché più lui segna, più il club può far bene”.
L’ESULTANZA AL TELEFONO – “Ho iniziato ad esultare così allo Sporting Lisbona, e fu per mio padre. Era un messaggio per lui quando non poteva venire a guardare le partite dal vivo. Era come se lo stessi chiamando per dirgli: “Ehi papà, ho segnato un altro gol per te”. Da allora quando segno faccio il gesto del telefono.
QUALITA’ – “Le mie qualità? Sono veloce e mi piace provare l’uno contro uno. Mi piace fare assist sì, ma sono anche molto bravo a segnare. Però ripeto, l’importante è aiutare la squadra, non sono individualista, il mio meglio lo do per la squadra”.