
Una stagione importante dove ha dimostrato di poter stare ad alti livelli in Serie A, Manuel Lazzari si è conquistato, a suon di ottime prestazioni, la fiducia della Lazio, di Simone Inzaghi e quella del popolo biancoceleste.
Intervistato da Lazio Style Radio, la radio ufficiale del club, l’ex esterno della Spal si è raccontato tra quarantena e il sogno di arrivare in un club importante come la Lazio, ecco le sue parole.
QUARANTENA – “Mi sono dovuto tagliare i capelli da solo, mi erano cresciuti in una maniera incredibile. Il primo mese è stato veramente duro, a me piace correre e sono anche abituato ad allenarmi in gruppo.
Ormai le giornate sono simili, lavoro ogni giorno alternando corsa, forza e bike. Cerco di alternare gli esercizi. Vedo la tv, ho appena finito la Casa di Carta, ieri sera ho iniziato ‘The Stranger’, oppure gioco alla play. Con chi gioco? Ogni tanto trovo Danilo Cataldi e passiamo un’oretta insieme, è uno sfogo”.
L’ARRIVO ALLA LAZIO – “Firmare per un grande club come questo era un sogno, vincere la Supercoppa dopo pochi mesi e giocarsi lo Scudetto è ancor più straordinario, speriamo di riuscire a chiudere questo campionato perché ce lo meritiamo, abbiamo entusiasmo, non abbiamo mai staccato la testa.
È normale che adesso si pensa meno al calcio, c’è un’emergenza da risolvere e si deve pensare alla salute, ma ci faremo trovare pronti quando sarà possibile tornare in campo. Mi manca molto poter stare con i compagni, lo staff, i magazzinieri, il cuoco… veramente con tutti!
Stavamo costruendo qualcosa di bellissimo ma nessuno ha dimenticato nulla e presto ritorneremo“.
IL RAPPORTO CON I COMPAGNI – “In rosa ci sono giocatori validissimi dal punto di vista tecnico, vantiamo un centrocampo tra i migliori in Europa.
In fase offensiva sfruttiamo spesso anche il possesso palla, quindi ho meno modo di puntare l’avversario, come facevo invece alla Spal. È un piacere allenarsi con questi compagni e poter apprendere quotidianamente da loro.
Siamo un gruppo molto unito, non c’è alcuna competizione, abbiamo tutti un grande rapporto fuori dal campo. È la nostra forza“.