Juventus, il Barcellona si fa avanti per Kulusevski: proposto uno scambio con Dembélé

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Kulusevski al Barcellona – Il Barcellona prova a voltare pagina. L’addio di Lionel Messi, accasatosi al Paris Saint Germain, ha destabilizzato l’ambiente obbligando la squadra a prendersi maggiori responsabilità. La risposte, come dimostra il 4-2 rifilato nella prima partita della Liga al Real Sociedad, fin qui sono state positive. 

“Il nostro gioco può essere più collettivo di prima. Non abbiamo più un giocatore che decide le partite da solo ma adesso giochiamo più da squadra. Sappiamo che dobbiamo creare opportunità e segnare” le parole del tecnico Ronald Koeman il quale, comunque, si aspetta rinforzi dalla società. I margini di manovra, considerando le gravi difficoltà economiche vissute dal club, sono ridotti ma un tentativo per i nomi ritenuti adatti verrà comunque fatto.

I riflettori, in particolare, sono puntati su Dejan Kulusevski: stando a quanto riportato dal portale Kickoff, i blaugrana proveranno a proporre alla Juventus uno scambio alla pari mettendo sul piatto il cartellino di Ousmane Dembélé (in passato accostato diverse volte ai bianconeri). Difficile comunque che la trattativa, a queste condizioni, possa andare in porto.

Kulusevski al Barcellona, proposto lo scambio con Dembélé

La Vecchia Signora, infatti, crede molto nelle capacità dell’ex Parma, chiamato a riscattarsi dopo una stagione in chiaroscuro. Prelevato dall’Atalanta per 35 milioni, Kulusevski sotto la gestione di Andrea Pirlo ha giocato complessivamente 47 partite segnando 7 gol e fornendo ai compagni 7 assist. Un bottino inferiore rispetto a quello atteso: ecco perché questo, per lui, dovrà essere l’anno del rilancio.

Massimiliano Allegri, dal canto suo, è pronto ad aiutarlo nel suo processo di crescita. “Ha buone potenzialità – ha detto di recente il tecnico, parlando del suo giocatore – ma deve migliorare molto in cattiveria sotto porta. Ci sono situazioni in cui deve essere più concreto, deve imparare ad attaccare meglio la porta. Quando ha tirato alto è andato col piattone: tirare di collo non è vergogna, però è un giocatore importante. Deve crescere”.